domenica 31 gennaio 2010

Baccalà marinato di Attilio Vannucci

 Baccalà marinato di Attilio Vannucci1

Naturalmente continua il corso di cucina con lo chef Attilio Vannucci che ci propone spesso piatti della tradizione massese. Il baccalà marinato è una di quelle ricette che ho sempre pensato fosse complicata  e troppo ‘pesante’ per il mio stomaco, poi ho assaggiato la versione del nostro Chef e mi sono subito ricreduta, il sapore è veramente leggero e delicato, proprio come piace a me!

Ingredienti:

un filetto di baccalà già ammollato di ottima qualità

3 pomodori pelati

una puntina di cucchiaio di concentrato di pomodoro

rosmarino

salvia

aglio

peperoncino

timo

3 cucchiai di aceto di vino bianco

farina

olio evo

Procedimento:

1) Per prima cosa sciacquate bene il filetto di baccalà, tamponatelo con della carta da cucina per asciugarlo e assaggiate un pezzettino per rendervi conto del suo grado di salinità.

2) Tagliatelo a rettangoli lasciando la pelle, infarinateli  e friggeteli in una padella con olio evo ( o di girasole) avendo cura di friggere prima dalla parte della pelle. Scolate e tenete da parte. L’olio che rimane nella padella va conservato  per farci la salsa di accompagnamento.

Baccalà marinato di Attilio Vannucci

3) Tritate insieme rosmarino, salvia, aglio e peperoncino e metteteli nell’olio rimasto nella padella si fa soffriggere leggermente (senza far bruciare l’aglio) e si sfuma con due o tre cucchiai di aceto di vino bianco, poi si aggiunge dell’olio evo, una puntina di concentrato di pomodoro e dei pelati passati al passaverdure, si mescola e si aggiunge un pochino di acqua calda, si aggiusta di sale e si aggiunge del timo e dell’altro rosmarino. Far cuocere qualche minuto.

4) Prima di assemblare la salsa con il baccalà è necessario che almeno quest’ultimo si sia ben raffreddato altrimenti versandoci la salsa calda si inzupperebbe di olio.

5) Prendere una ciotola versare sul fondo un pò di salsa calda, aggiungere i pezzetti di baccalà raffreddati, altra salsa e così via.

 Baccalà marinato di Attilio Vannucci2

Buona domenica a tutti!

Alla prossima

Pippi

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domenica 24 gennaio 2010

Insalata di pollo…con un segreto!

Insalata di pollo...con un segreto!1

L’altro giorno, girovagando tra i vostri blog sono arrivata da lei che  ha proposto un’insalata di pollo molto colorata ed invitante .  Nelle diete ( ebbene sì sono a dieta ) il pollo è tra le carni consigliate, l’unica ‘difficoltà’ è che bisogna pure cuocerlo con pochi grassi  e la  cosa non è così semplice, soprattutto se  vogliamo variare un pò i nostri menù..  rigorosamente dietetici….  infatti, uno dei motivi per cui poi si abbandonano le diete, è che alla lunga ci si annoia con i piatti sempre uguali ed io mi ero letteralmente stufata del petto di pollo alla griglia !!!!!! Quando però ho visto la sua insalata,  sono rimasta folgorata!

Il segreto è proprio nel metodo di cottura/non cottura del pollo che lo rende leggero e tenerissimo! Provatelo perchè è una vera rivelazione, senza tralasciare il fatto che è anche comodo da preparare in anticipo, se alla sera arrivate a casa piuttosto tardi, e non avete voglia di spignattare!

Ma procediamo per gradi:

Ingredienti:

petto di pollo intero pulito dai grassetti

un gambo di prezzemolo e qualche fogliolina per la decorazione finale

uno spicchio d’aglio

scorza di limone e succo

un pò di zenzero grattugiato (o in polvere)

acqua

insalata

peperone giallo

carota

semi di sesamo

 Insalata di pollo ...con un segreto!3

Procedimento:

1) in una casseruola capiente mettete acqua abbondante con la scorza di limone, l’aglio in camicia schiacciato, zenzero grattugiato, gambo del prezzemolo.

2) quando arriva a bollore inserite il petto di pollo, coprite con un coperchio e spegnete il fuoco. Lasciatelo in quest’acqua bollente per due o tre ore (io ho preparato il tutto a pranzo e l’ho tirato fuori a cena) .

3) sgocciolatelo bene, tagliatelo a cubetti o a striscioline aggiungete le verdure tagliate sottili, un pò di prezzemolo e i semini di sesamo tostati in un padellino antiaderente senza grassi.

4) Conditelo con una vinaigrette fatta con olio, succo di limone e sale ,

Insalata di pollo...con un segreto!4

Buona dieta a tutti!

P.s.: chi conoscesse altri metodi alternativi di cottura sempre dietetici vi prego fatevi avantiiiiiiiiii!!!

Alla prossima

Pippi

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mercoledì 20 gennaio 2010

Pane Marocco…rivisitato dalla Pippi!

Oggi vi propongo un pane tipico della zona in cui vivo, Montignoso (MS). E’ un pane fatto con farina di mais e olive, aromatizzato con erbette varie. Però, prima di partire con la ricetta devo fare una precisazione: so benissimo che il vero Pane Marocco di Montignoso, quello che si trova dal panettiere, per intenderci, risulta leggermente diverso dal mio, per esempio ha un colore più giallo (forse viene usata una percentuale maggiore di farina di mais), ed è più piccantino e compatto, però è anche vero che i panettieri la ricetta originale se la tengono ben stretta…….

Detto questo, la Pippi, grazie alla generosità del sig. Emilio Colle detto Mimmo (per intercessione della mia cara amica Ornella) e grazie alle dritte di Riccardo e Valentina, titolari di “Cucinando” (anzi fateci un salto perchè è un negozio veramente carino), ha fatto vari esperimenti per arrivare a questo risultato che le ha dato notevoli soddisfazioni… modestamente….. :-)

Altra premessa: il Mio Pane Marocco è fatto con il lievito madre per cui chi non lo avesse lo può sostituire semplicemente con il lievito di birra.

Ingredienti per due pagnottine :

250 gr. farina di mais fioretto

100 gr. farina integrale

150 gr. manitoba

230 gr. di pasta madre

300 gr. di acqua tiepida

6 cucchiai di olio

un cucchiaino di malto d’orzo

un cucchiaino di sale

olive (a piacere) ci vorrebbero le olive toscane o taggiasche ne ho aggiunte circa 150 gr. in parte tritate grossolanamente in parte intere (senza nocciolo)

1 spicchio di aglio

un peperoncino

rosmarino

salvia
Mimmo dice che ci stanno bene anche le noci :-)

Procedimento:

1) per prima cosa miscelo le tre farine con salvia, rosmarino, aglio e peperoncino tritati .

2) Metto nell’impastatrice la pasta madre con una parte dell’acqua e la sciolgo completamente. Aggiungo il malto e l’olio e miscelo bene.

3) aggiungo le farine e comincio ad impastare lentamente aggiungendo l’acqua poco alla volta. Ricordatevi che il peso dell’acqua è sempre indicativo in quanto dipende sempre dalle farine , dalla loro capacità di assorbirne. Impastate qualche minutop e poi aggiungete le olive triturate grossolanamente. ( La ricetta originale parla di olive toscane con nocciolo……io le ho denocciolate…….)

4) quasi alla fine dell’impastamento aggiungo il sale. In tutto faccio impastare circa 15/20 minuti.

5) metto sulla spianatoia e faccio due giri di pieghe così come le spiega Adriano e metto in una ciotola coperta con panno e copertina dentro il forno con lucina accesa a far lievitare per circa 5 ore.

6) dopo la prima lievitazione modello la pasta con delicatezza formando due pagnotte ( anche qui faccio le pieghe di Adriano) e le adagio su una teglia coperta con carta da forno, incido la superficie con un coltello affilato e spolvero la superficie con della farina di mais (volendo potete anche spennellarla con olio evo). Copro di nuovo con telo e copertina e rimetto a riposare dentro il forno per altre 3 ore circa.

7) Inforno a 200° per 20 minuti circa e poi abbasso la temperatura a 180° (ricordatevi sempre di porre sul fondo del forno una ciotolina con dell’acqua per creare un ambiente umido e rendere la crosta croccante) continuando la cottura per altri 20 minuti circa , avendo l’accortezza di metterlo sottosopra per cuocere bene anche la base. La prova cottura si fa battendo la base del pane, se suona vuota è cotto!

E’ buono con tutto anche mangiato da solo…ma provatelo con una fetta scioglievole di lardo di Colonnata ………….io l’ho servito così per la cena della Vigilia di Natale e poi …..ne ho fatto trovare una pagnottina sotto l’albero ai miei invitati!

Alla prossima

Pippi

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martedì 12 gennaio 2010

Morbidosa al cioccolato con… problemi di stabilità!

 

Ogni tanto gli esperimenti riescono a metà, capita anche a voi?

Ci ho meditato un pò prima di pubblicarla perchè non è bellissima da vedere, anzi….. ma dato che il sapore della torta è buonissimo ho pensato che forse qualcuno di voi avrebbe potuto darmi qualche consiglio, almeno, per farla stare ….. in piedi………..

Certo, perchè, già a questo punto, appena tirata fuori dal forno, ho capito che qualcosa non quadrava…………sarebbe stato un problema staccarla dalla carta forno….e poi dal coltello  e poi e poi e poi………..uffff !

La ricetta l’ho copiata da una nuova  rivista di cucina super economica, 1 euro, volete forse dire che chi più spende meno spende e io sono stata un pò tirchietta????? Ma con questo ragionamento diamo per scontato che sia sbagliata la ricetta riportata  in “Cucina Facile Idee” di questo mese…. anche se  qualche dubbio in proposito mi è venuto, per esempio, qui non c’è traccia di farina…….. ma potrebbe anche essere che io abbia  commesso degli errori, magari nella cottura …. quindi chiedo aiuto a voi perchè varrebbe davvero la pena farla uscire indenne dalla teglia e soprattutto riuscire a porzionarla  senza che si sbricioli nel tragitto dalla teglia al piatto…… :-)

Ingredienti:

175 gr. cioccolato fondente

100 gr. di burro

2 uova e 1 tuorlo

100 gr. di zucchero di canna

Procedimento:

1) per prima cosa fate fondere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato aggiungendo poco burro morbido alla volta.

2) montare le uova e il tuorlo con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa.

3) incorporare alla crema il cioccolato fuso e delicatamente mescolare.

4) versare il composto in una teglia di circa 21 cm con carta da forno bagnata e strizzata e coprire con altra carta da forno sempre bagnata e strizzata.

5) infornare a 210 ° (io a 200°) per 20 minuti e poi abbassare la temperatura a 180° togliendo la carta  per altri 20 minuti.

Rispetto alla ricetta originale  ho semplicemente aggiunto delle albicocche secche fatte a pezzetti lasciate ammorbidire nel rum e poi amalgamate nel composto come potete vedere qui sotto:

Quindi mi chiedo: dove sta l’inghippo?????? Come mai non sta in piedi?????

Ogni vostro consiglio sarà prezioso!

Alla prossima

Pippi

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mercoledì 6 gennaio 2010

Cantucci di Prato variegati

Oggi si festeggia l’Epifania che le feste se le porta via…… (ma resti fra noi…..meno male!!!!).

In realtà quando ero bambina l’interesse che avevo per questa ricorrenza era dettato da quella mia innata predisposizione ad indagare su ogni cosa…. chi diavolo sarà la fatidica Befana che di notte si introduce nelle case dei fanciulli per portare dolciumi e carbone? Io e mia sorella caricavamo la sveglia per poter essere pronte, nel bel mezzo della notte, a smascherare la Befana proprio mentre riempiva le nostre calze appese al camino……tra l’altro era una Befana dispettosa perchè più cercavamo di appendere calze grandi, più lei le riempiva di mandarini e noci…….. gruuuncchhh…Comunque sì, indagavo su ogni cosa… mai attraversato un periodo del genere? Ero talmente desiderosa di scovare qualche segreto indicibile che mi misi pure a cercare tra le carte dei miei genitori sicura di essere stata adottata…. sarà stato forse perchè spesso, al limite della loro pazienza, si lamentavano dicendomi…<<ma dove ti abbiamo trovata>>?????? ;-))

Il mio sogno era quello di diventare un’ investigatrice privata. Io e Francesca, la mia amica del cuore, eravamo delle Pimlico Boys’ addicted. Era una collana di gialli, molto avvincenti, per ragazzi e noi due sognavamo di sgominare qualche banda di ladri e roba del genere. Partivamo alla volta dei Grandi Magazzini della Standa, poco lontani da casa nostra, armate di borotalco, pennello da barba, pinzette, bustine di plastica ….cioè tutto l’occorrente per poter rilevare le impronte digitali sugli scontrini fiscali sbadatamente perduti da qualche individuo sospetto………:-) che divertimento ragazzi!!!!!

Ma adesso torniamo all’argomento di oggi: i cantuccini. Era un pò che mi frullavano nella testa….dei cantuccini con mandorle, fichi secchi, noci, albicocche e cioccolato …

….così stamattina mi sono svegliata con l’intento di realizzarne un bel vassoio da gustare con un ottimo Vin Santo! Li avevo già fatti qui, ma era solo un primo tentativo, nel corso del tempo li ho modificati fino a trovare una ricetta che secondo me dà dei risultati ottimi, non c’è lievito, né burro e vengono spennellati semplicemente con latte e cosparsi di zucchero semolato.

Ingredienti per tre filoncini :

500 gr farina 00

350 gr. zucchero semolato

4 uova intere

pizzico di sale

buccia di un limone grattugiata

150 gr. mandorle con la pellicina

10o gr. fichi secchi a cubetti

100 gr. albicocche secche a cubetti

80 gr. noci

80 gr. cioccolato fondente a pezzetti

latte

Procedimento:

1) Rompo le uova intere nel boccale del Kenwood, aggiungo lo zucchero semolato e comincio a montarle con la frusta fino ad ottenere una crema chiara e spumosa, aggiungo un pizzico di sale e la buccia grattugiata di un limone. Aggiungo la farina setacciata continuando a mescolare con l'impastatrice utilizzando la frusta a K.

2) Peso l’impasto ottenuto e lo divido in parti uguali in tre ciotoline. A questo punto inserirò in ognuna un abbinamento diverso. Per esempio ho fatto un filoncino con le classiche mandorle, uno con fichi secchi e noci e l’altro con albicocche e cioccolato fondente. Lavoro i tre impasti con le mani leggermente infarinate, non vi preoccupate se il composto si attaca alle mani.

3) Infarino molto bene la spianatoia e metto i tre impasti, uno alla volta lavorandoli un pochino fino a dargli la forma di un filoncino che poi adageremo su una teglia ricoperta di carta da forno.

4) Spennello la superficie con del latte e una spolveratina di zucchero semolato.

5) Metto in forno a 180° per circa 20 minuti devono dorarsi.

6) Una volta dorati tolgo i filoncini e li metto sulla spianatoia. Li faccio riposare cinque minuti e poi li taglio a fette oblique.

7) Le fette le rimetto ‘sdraiate’ sulla teglia e ripasso in forno per farle asciugare circa 5 minuti da una lato e altri 5 minuti dall’altro…però non perdeteli divista altrimenti è un attimo che vi brucino!

8) Fateli raffreddare su una griglia in modo da perdere tutta la loro umidità. In un contenitore ermetico si conservano benissimo!

Dopo aver stazionato per tutte le feste in un magazzino di Lucca, finalmente è arrivato il pacco della Cuoca Pasticciona!!!! :-) Grazie ancora di cuore pazzerellona!!!!

Alla prossima

Pippi

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