martedì 6 dicembre 2022

Pane senza impasto - No Knead bread

No-knead bread 
Cosa ci può essere di più commovente, in cucina, dello scricchiolio di una pagnotta appena sfornata?
Niente a parer mio.
A momenti alterni, torno sempre lì, mescolo farine, aggiungo un pizzico di lievito e aspetto con pazienza che la magia accada ed ogni volta l'emozione che provo è inspiegabile. Capita anche a voi? Qual è il segreto allora del pane fatto in casa? Chiunque lo può fare, i gesti sono antichi e immutabili e qualunque 'ricetta' utilizziate, state certi che il risultato vi sorprenderà.
Oggi vi propongo un pane semplice che non deve essere impastato ma solo mescolato, digeribile e profumato perché utilizza una quantità minima di lievito e che ha solo bisogno di un periodo lungo di riposo per attivare la fermentazione. 
Se siete alle prime armi, questo è il pane per voi.
Vi spiego tutto qui sotto 👇

  No-knead bread 
La ricetta è tratta da questo meraviglioso libro, Pane senza impasto di Jim Lahey.

Di cosa avrete bisogno per prepararlo e cuocerlo?
- una ciotola
- pellicola alimentare e un panno
- un cucchiaio o una 'marisa'
- un 'tarocco' o spatola per aiutarvi a piegare l'impasto
- un panno di cotone o lino, pulitissimo
- se volete un cesto (specifico per lievitazione o un semplice cesto di vimini come nel mio caso)
- una pentola in coccio o in ghisa con il coperchio

Questa è la ricetta base con farina tipo 0.

Ingredienti:
- 400 g di farina 0 (meglio se biologica)
- 1 g di lievito di birra disidratato
- 8 g di sale
- 300 g di acqua a temperatura ambiente 
- semola per spolverare (opzionale)

Procedimento:
- In una ciotola riunite la farina 0, il lievito e il sale e mescolate con un cucchiaio aggiungendo l'acqua. Mescolate solo mezzo minuto, giusto il tempo di far imbibire la farina di umidità, poi coprite la ciotola con la pellicola e coprite con un panno per tenere al riparo dalla luce il vostro impasto. 

- Mettete la ciotola in un luogo al riparo dalle correnti d'aria e lasciatelo lievitare/fermentare per circa 12/18 ore. Nel mio caso con una temperatura media in casa di circa 19° trovo che 18 ore sia il tempo giusto per far sì che l'impasto si raddoppi, presentando tante belle bollicine in superficie. Quindi, per esempio, se impastate alle 20, lasciate lievitare fino alle 14 del giorno dopo.

- Infarinate un piano di lavoro, con il tarocco aiutatevi a far scendere l'impasto sul piano, vedrete che avrà dei bellissimi filamenti e sarà pieno di bollicine anche all'interno. Infarinatevi le mani perché la massa lievitata avrà una consistenza piuttosto molle e appiccicosa dato che è molto idratata e, con l'aiuto del tarocco, piegate in due l'impasto su se stesso, due o tre volte poi, formate una palla facendolo roteare con le mani sul piano.

- Ricoprite un cesto con il telo pulito, spolveratelo di semola, in questo modo l'impasto non si incollerà alla stoffa, aiutandovi con il tarocco, trasferite la palla dentro il cesto con la parte liscia verso l'alto, spolveratela bene con la semola accarezzandola delicatamente.

- Coprite di nuovo con il telo e lasciate riposare 2 ore.

Cottura:
- Dopo un'ora e mezza di lievitazione, accendete il vostro forno a 245°  con la griglia al primo livello, mettendovi all'interno la pentola con il suo coperchio, aspettate che arrivi a temperatura. Il mio forno ci impiega circa 30/35 minuti ad arrivare a questa temperatura, voi regolatevi di conseguenza.

- Senza scottarvi, tirate fuori la cocotte bella bollente dal forno, togliete il coperchio e capovolgetevi dentro la pagnotta lievitata, questa volta, con la parte liscia a contatto con il fondo. Chiudete il coperchio, rimettete in forno e cuocete 30 minuti. Poi togliete il coperchio e lasciate cuocere per altri 20/30 minuti.
5 minuti prima di togliere la pagnotta dal forno la rigiro sottosopra, dentro la cocotte, in modo da cuocere bene anche il fondo.

- Togliete dal forno, mettete la pagnotta su una griglia per lasciarla completamente raffreddare e godetevi il suo scricchiolio. Tenete conto che il pane continua a cuocere anche fuori dal forno e nel raffreddarsi perderà l'umidità in eccesso, quindi anche se la tentazione sarà fortissima, non tagliatelo fino a quando non sarà completamente freddo.

 Ultimo consiglio della giornata, ma lo dico soprattutto a me stessa, non abbiate fretta. Il pane come la vita ha bisogno dei tempi giusti, che forse la nostra mente, sempre presa da mille cose e con il fiato corto per l'ansia di non farcela, concepisce come non 'produttivi' e quindi, come tempi 'morti'. Invece il segreto è proprio lì. Gli istanti, anche quelli che appaiono immobili e inerti, sono pregni di trasformazione, di maturazione, di cambiamento, di vita, appunto.

Quindi, se siete preda dell'ansia, iniziate ad impastare 😁

  No-knead bread
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