Guardi fuori.
Ti osservo, sai? Ti muovi in quella piccola stanza che contiene parte di te. E’ come se cercassi qualcosa. Cerchi sempre qualcosa, tu.
La luce è quella di cui hai più bisogno e quella piccola stanza ne è piena. Luce che rimbalza sui muri irregolari, che si insinua tra le piantine grasse, attraversa la scrivania di cristallo, filtra tra le tendine… e ti bacia.
Chiudi gli occhi e per un attimo ‘senti’, con esattezza, il calore che ti accarezza la fronte, gli occhi, la bocca…
Ma poi guardi fuori…
Ricetta spudoratamente copiata dal bravissimo Sergio Maria Teutonico!
Ingredienti:
2 stinchi di maiale
spicchi d’aglio
abbondanti erbette fresche (rosmarino, salvia, timo, finocchietto selvatico, alloro)
bacche di ginepro
semi di finocchio
100 ml di olio extravergine
1 cucchiaio di miele
1 litro di birra
sale e pepe
Procedimento:
Per prima cosa preparate l’olio aromatico. In un pentolino mettete 100 ml di olio, il cucchiaio di miele e fate scaldare a fiamma molto dolce senza che arrivi a bollore.
Togliete dal fuoco e aggiungete un mazzetto di erbette intere, la foglia di alloro, uno spicchio d’aglio intero e i grani di pepe…
Tenete in infusione fino a che non si raffreddi.
Nel frattempo pestate leggermente le bacche di ginepro e i semi di finocchio in questo modo rilasceranno tutto il loro aroma…
tritate finemente le restanti erbette fresche e l’aglio…
Con un coltellino praticate delle piccole incisioni (4/5per ogni stinco) nella carne e aiutandovi con le mani riempitele con il trito di aromi
poi distribuite il trito su tutta la superficie…
e in ogni fessurina aggiungete qualche bacca di ginepro e semini di finocchio…
Poi la parte più bella…intingete le mani nell’olio aromatico che avrete filtrato e massaggiate lo stinco …con calma…
Mettete gli stinchi in una teglia con dell’olio e infornate a 200° per farli rosolare bene, 10/12 minuti da una parte e 10/12 minuti dall’altra salandoli e pepandoli…
aggiungete qualche bacca di ginepro e i due spicchi d’aglio in camicia,
versate la birra e mettete in forno sempre a 200° per far evaporare l’alcool (bastano pochi minuti).
Poi abbassate la temperatura a 160°, coprite la teglia con un coperchio e rimettete in forno cuocendo per 2 ore rigirando gli stinchi a metà cottura.
Al termine delle due ore togliete il coperchio e rimettete a cuocere a 170° per una ventina di minuti giusto il tempo di colorirli.
Volete che vi dica la verità? Sono buonissimi!
Grazie a questa cottura lenta la carne diventa tenerissima come burro e il delicato sentore amarognolo della birra insieme alle erbe aromatiche e soprattutto al ginepro e i semi di finocchio danno un tocco davvero speciale al tutto.
E’ la luce che conta. Quella che abbiamo dentro. Quella che scopriamo negli occhi e nelle parole di chi incontriamo.
Io, la cerco in ogni istante.
Alla prossima
la vostra Pippi
Illimuninate ricetta che abbaglia per la sua bontà e gentil "aromatica" bellezza ;-)
RispondiEliminabuona serata
e spudoratamente ottimo è questo stinco! mamma mia che bontà! brava!
RispondiEliminache piatto divino! come non copiarlo.. d'altronde l'hai fatto anche tu!:)
RispondiEliminasai che la prima volta che mangi lo stinco fu quando lavoraro al ristorante quindi a 20 anni!!!da allora ogni volta che vedo ricette con lo stinco e'con un di sobbalzo nel cuore che le leggo.ottima ricetta, perfetta!
RispondiEliminaLetiziando :-) sei una poetessa!! :-*
RispondiEliminaDonaflor ma l'autore è una garanzia :-)
Maria...copia copia ;-)
Lucy non sembra siano passati tanti anni credimi ;-)
Oh che meraviglia! Devo provare con uno degli stinchi che ho in freezer...
RispondiEliminaBellissima ricetta, complimenti davvero, ogni volta riesci a farmi sentire i profumi. E poi ha ragione, la vera luce è quella che abbimo dentro di noi... anche quando tutto intorno sembra molto cupo. A presto, passa a trovarmi
RispondiEliminache bella ricetta!!! complimenti! ;)
RispondiEliminaPotrò continuare a vivere serenamente senza assaggiare il miele di fior di mora? Dubito, quindi mi metto all'opera per trovarlo e intantomi copio la ricetta.
RispondiEliminaCiao, Sara
che bello e buono profumato con tutte quelle erbette fresche :P
RispondiEliminacomplimenti
Questo stinco di maiale alla birra è fantastico. Ti è venuto davvero molto molto bene.
RispondiEliminaE che dire delle foto... una più bella dell'altra. Complimenti!!
Ciao, ho un premio per te, vieni a ritirarlo
RispondiEliminaPolaM è una ricetta infallibile catturerai i tuoi ospiti! ;-)
RispondiEliminaDiana .... si ..ognuno di noi ha una luce diversa e affascinante per questo basta saperla cercare.. un abbraccio certo che passo!!
Glo grazie!! :-*
Sara... hehehe me lo hanno regalato...è buonissimo!!! :-)
Gio è proprio una bella ricetta e l'autore una garanzia :-)
Ilaria ma grazieeeeeeee!! un bacioneeee
anch'io come Lucy la prima volta che ho mangiato lo stinco è stato al locale in cui lavoravo....leggere la parola stinco è stato un susseguirsi di immagini , istanti , situazioni...buona primavera ! ann...a.
RispondiEliminaBella la ricetta, splendide le foto: complimenti!
RispondiEliminaAdoro le cotture lente e i tuoi stinchi sono molto molto golosi! :-)
RispondiEliminaLe foto sono bellissime!
Un bacione
Pippi tesoro, da quanto tempo!! E ogni volta mi "ri-innamoro" delle tue ricette, foto, parole pensieri...:-)
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo
Pippi tesoro, da quanto tempo!! E ogni volta mi "ri-innamoro" delle tue ricette, foto, parole pensieri...:-)
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo
ann...a è strano come un profumo faccia riemergere ricordi e momenti importanti della nostra vita...capita anche a me e di solito sono struggenti. :-)
RispondiEliminaAntonella grazieee!! :-*
Giovanna quando ho tempo ...la cottura lenta è quella che mi permette di rilassarmi e inebriarmi del profumo.... :-)
Rosalba sei sempre una tenera amica!! :-*
Parole bellissime, la luce è dentro ognuno di noi e a volte ne emaniamo così tanta che facciamo di tutto per nasconderla, la tua è così accecante cara Pippi! :) sei sempre la migliore le foto lo dimostrano! ;)
RispondiEliminaUN bacio e segno ricetta!
Vevi :)
Vevi..... :-* non ho parole.... :-*
RispondiEliminati mando tanti baci e grazie per le Tue di parole :-*
ne avremmo tanto bisogno di luce. Per illuminare i nostri pensieri e cacciare tutto il buio dei dubbi.
RispondiEliminaPer riscaldare il freddo che verso sera ti prende.
Per rischiarare la strada che, quando è lunga, prima o poi porta il buio.
Cara la mia Pippi....
meno male che arriva presto il giorno.
Un bacio
Anna
Annina .... l'importante che non ce ne dimentichiamo della luce... tu per esempio ne sei portatrice e risplendi sempre anche quando non sei tanto in vena...un bacio amica mia...
RispondiEliminaLa Luce e' necessaria per 'aprire la mente'! E questa ricetta invece, mi fa venir fame!!! Buon w.e., Simo!!!
RispondiEliminaMille grazie per la fiducia! Il tuo blog è davvero molto bello....
RispondiEliminaSMT
è molto invitante, complimenti! la assaggerei volentieri! :) baci e buona domenica!
RispondiEliminaSimona ciaoooooo !!! :-)
RispondiEliminaSergio Maria ....ma sono io che ti ringrazio !! :-) a presto
Claudia buona domenica a te e grazie!!! :-*