Un concentratissimo week end trascorso a Venezia, l’occasione è stata la partecipazione, con un mio breve intervento, ad una interessantissima lezione sugli aspetti della comunicazione nell’editoria agroalimentare tenuta dalla giornalista Silvia Giovanna Galli
( il Corriere della Sera, l’Informatore Agrario e cronista alla tv di Cremona, Cremona 1) al Master in Cultura del Cibo e del Vino presso l’Università Cà Foscari dove ho avuto l’onore di conoscere il Prof. Danilo Gasparini.
Erano 4 anni che mancavo da Venezia. Appena uscita dalla Stazione di Santa Lucia, un groppo mi è salito in gola, non ho potuto trattenere le lacrime mentre parlavo con mio marito al telefono, subito allarmato, per rassicurarlo che sì, il viaggio era stato comodo e confortevole e non ero stata derubata né altro, ma che Venezia era così bella che i miei occhi e il mio cuore erano in subbuglio.
Ancora frastornata, salgo per un attimo sul Ponte degli Scalzi anche se il mio albergo è dalla parte opposta, ho bisogno di spingere lo sguardo oltre e abbracciare tutti quei colori che si stagliano in un cielo che non mi aspettavo.
Così, con le mani che ancora tremano e il mirino che si impiastriccia di lacrime e mascara, scatto.
Ogni volta che vai a Venezia scopri qualcosa di nuovo ed io voglio tornare presto, ho troppe cose ancora da vedere e da gustare. Girovagando tra le calli ho ‘scoperto’ per caso un piccolo ristorante, in cui ho intravisto alcuni gondolieri in pausa pranzo e la cosa mi ha fatto pensare subito bene, ero sicura che lì avrei potuto assaggiare qualche piatto tipico, da vero veneziano. Annotatevelo, si chiama Ai Garzoti , (Santa Croce, 890), piccolissimo ma molto confortevole e con un servizio eccellente. Ho scelto un mix di antipasti (sarde in saor, baccalà mantecato etc) un bel piatto al centro del quale troneggiava, come fosse la regina di cuori, una ciotolina con questa deliziosa zuppetta di vongole e cozze, in un delicato brodetto leggermente rosato di pomodoro e condito con un olio extravergine di presenza. Mi è piaciuta talmente che ho pensato di ‘riprodurla’ non appena sono tornata a casa per avere l’illusione di trovarmi ancora tra i canali di una magica Venezia.
Ingredienti per 4 persone:
1,5 kg di vongole (pescate)
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere di passata di pomodoro
1 bicchiere di acqua calda
100 g di pomodorini ciliegia
1 spicchio d’aglio in camicia
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio di prezzemolo, tritato
sale e pepe
8 fette di pane
Tostate le fette di pane su una griglia e conditele con un filo d’olio.
Pulite le vongole tenendole a spurgare in una bacinella di acqua fredda leggermente salata per almeno 2 o 3 ore, cambiando l’acqua due o tre volte fino a quando non avranno eliminato tutta la sabbia.
In una padella capiente scaldate l’olio e lo spicchio d’aglio, poi unite i pomodorini lavati e tagliati a metà e la passata di pomodoro. Cuocete qualche minuto ed aggiungetevi le vongole ben scolate e il vino bianco. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere dolcemente fino a quando le vongole non si saranno aperte completamente. A questo punto aggiungete l’acqua calda, regolate di sale e pepe e aggiungete il prezzemolo.
Distribuite la zuppa in piccole ciotole e accompagnate con le fette di pane grigliato.
Ingredients 4 servings:
1 kg of clams
1/2 glass of white wine
1/2 glass of tomatoes passata
1 glass of hot water
1 glove of garlic
100 g of cherry tomatoes
4 tablespoons of extravirgin olive oil
1 tablespoon of parsley, finely chopped
salt and pepper
8 slices of toasted bread
Directions:
First of all cleaning clams : to remove sand leave the clams to purge 2 or 3 hours in a bowl of cold water with a little coarse salt. Change the water two or three times, until clams no longer release sand.
Pour the oil in a saucepan and sauté the garlic, add cherry tomatoes, washed and cut in a half and the tomato passata. Cook for a few minutes then add the clams and white wine. Cover with a lid and leave to gently cook. When all the clams have opened, add half a glass of hot water, pepper, a pinch of salt and parsley.
Served the clams soup in small bowl with some toasted bread.
Pippi
Non sono mai stata a Venezia ma ad ogni foto mi affascina sempre di più. E, beh, il tuo saute di vongole...mi sta facendo la corte ;)
RispondiEliminaVenezia prende al cuore per la sua maestosità è così diversa da tutto. Vieni presto e l'autunno credo sia davvero unica. io ci torno. :-)
EliminaLe tue foto Laura, sono sempre poesia pura...se possibile, Venezia è ancora più bella attraverso i tuoi scatti! Stupendo il tuo piatto di vongole, ristoratore e confortante!! Tanti baci, Mary
RispondiEliminaMary grazie di cuore!! E' facile fare belle foto a Venezia ;-)
EliminaDico la verità: non ho mai amato Venezia, ma le tue foto la rendono splendida anche ai miei occhi. Questa zuppetta è meravigliosa, vien voglia di affondarci il cucchiaio dentro...e avrei tanto voluto mangiare il tuo stesso antipasto! ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio!
davvero? io ogni volta che vado mi emoziono... forse si vede dalle foto? :-) grazieeee e un abbraccio a te!
Eliminada nativa veneziana, devo dirti che i tuoi scatti hanno reso benissimo l'atmosfera magica della città. E così anche per me: mi emoziono già quando sto attraversando in treno il ponte della Libertà e vedo in distanza i campanili! L'adoro!
RispondiEliminabravissima! :-)
torno in autunno. ho deciso. voglio vederla ancora più languida. :-)
Eliminaun bacioneeeee!!
Venezia è Venezia!! La meraviglia che trasmette è sempre la stessa!!!!
RispondiEliminaGrazie Laura! (anche per il sautè che immagino delizioso)!
grazie a te Maria!! il sauté è una delizia!!
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