Quattro quarti. Quattro parti uguali che formano un intero. Il nome stesso di questo dolce, che vanta origini centenarie, è sinonimo di perfezione. E’ partito dall’Inghilterra nel ‘700 con il suo peso in libbre (Pound cake) e la sua texture piuttosto compatta, rustica e pesante. Ha attraversato i mari, spinto dai venti favorevoli e si è riversato nel continente in lungo e in largo. Nel corso dei secoli ha alleggerito la sua struttura grazie ad una lavorazione più attenta ad incorporare aria nell’impasto e, soprattutto, grazie all’avvento del lievito che gli ha dato una spinta in più. Per assecondare la voluttuosità degli uomini si è arricchito di uvette, canditi o gocce di cioccolato, e la semplice scorza grattugiata di agrumi è stata sostituita, in alcune versioni, dai semini dell’esotica vaniglia per renderlo raffinato e civettuolo come le cinguettanti signore del té delle cinque.
Nei tempi nostri la tendenza è quella di diminuire lo zucchero, la quantità di uova o sostituire il burro con l’olio. Tutte varianti più che efficaci e salutari, che seguo spesso anch’io.
Ma oggi no.
Oggi avevo voglia di tornare per un attimo al gusto corposo di un dolce dove la presenza del burro la senti al naso ancor prima di averlo morso, in cui la freschezza della scorza finemente grattugiata del limone con tutti i suoi oli essenziali preparasse le papille gustative ad accogliere a braccia aperte la parte aromatica del liquore.
Ho ripreso, quindi, quelle proporzioni ‘celesti’ 1: 1 = 1:1, e ci ho fatto un dolce che sa di burro e zucchero senza tanti convenevoli. Ma vi dico anche che, se vi dedicherete a loro, montandoli a dovere, nella prima parte della lavorazione, inglobando aria a sufficienza, questo dolce vi regalerà tanta morbidezza.
Ricetta tratta da I Love Toscana di Giulia Scarpaleggia edito da Food Editore (Jul’s Kitchen una garanzia in cucina e non solo).
Ed ora radunate gli ingredienti, tenete il burro fuori dal frigorifero almeno una mezzoretta prima di usarlo, pesate le uova con il guscio e regolatevi di conseguenza per gli altri ingredienti. Per quanto riguarda la parte liquorosa, Giulia nella sua versione ha usato del Vin Santo, io ho preferito il Porto, voi scegliete in base al vostro gusto, potete anche non metterlo e sostituirlo con il succo del limone. Se decidete di aggiungere dell’uvetta, fatela prima rinvenire nel liquore per almeno 15 minuti e prima di inserirla nell’impasto, strizzatela, tamponatela con carta da cucina e spolveratela con pochissima farina così, in cottura, non vi ‘cadrà’ sul fondo. Il limone, mi raccomando, che non sia trattato e il burro sceglietelo di altissima qualità. Queste dosi sono perfette per uno stampo da plumcake di 26 cm x 11 cm, se lo volete abbondante che quasi trabocchi, foderate lo stampo con carta da cucina in modo che sia più alta del bordo di un paio di cm e aumentate gli ingredienti del peso di un uovo.
Buona ricetta!
Ingredienti:
il peso di 3 uova (con il guscio)
stesso peso di burro, a temperatura ambiente
stesso peso di zucchero
stesso peso di farina
8 g di lievito per dolci
scorza grattugiata di 1/2 limone
1/2 bicchierino di vino Porto
un pizzico di sale
zucchero a velo per decorare
Preriscaldate il forno a 160°.
Con una frusta elettrica iniziate a montare il burro per qualche minuto, poi unite lo zucchero, continuate a montare fino ad avere un composto cremoso e omogeneo (ci vorranno 8/10 minuti). Unite le uova, sempre continuando a lavorare con la frusta ma a velocità ridotta, aggiungendole una per volta e solo quando la precedente si sarà incorporata totalmente, unite poi la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale. Setacciate la farina con il lievito ed incorporatela piano piano all’impasto alternandola con il vino Porto. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake oppure foderatelo con della carta da forno, versatevi l’impasto e infornate per circa 40/45 minuti. Il tempo di cottura è sempre indicativo e dipende dalla caratteristica del vostro forno, per cui regolatevi in base alle vostre abitudini facendo la prova dello stecchino per capire se il dolce è cotto al punto giusto. Una volta cotto, attendete 5 minuti e poi togliete il plumcake dallo stampo e lasciatelo raffreddare completamente su una griglia. Prima di servirlo spolveratelo con zucchero a velo.
Ingredients:
the weight of 3 eggs (with the shell)
same weight of butter, at room temperature
same weight of sugar
same weight of all pourpose flour
8 g of baking powder
grated zest of 1/2 lemon
1/2 glass of Port wine
a pinch of salt
icing sugar to decorate
Directions:
Preheat the oven to 180° (mine 160°).
Grease a loaf pan or lined it with parchment paper.
Cream butter and sugar with an electric whisk until fluffy and creamy. Add eggs, one at a time, beating justing untill yellow yolk disappears. Add a pinch of salt and the grated lemon zest.
Add flour sifted with baking powder alternately with Porto wine.
Pour the batter into the loaf pan and bake for about 35/40 minutes or until a long wooden pick inserted in centre come out clean.
Cool in pan for about 5 minutes than remove from the pan and let to cool completely on a wire rack.
Before serving sprinkle the cake with powdered sugar.
Pippi
Il sapore del burro e il profumo del limone. Per un dolce che avvolge i sensi e morbido come una nuvola! :)
RispondiEliminaSapori genuini che non stancano mai :-)
Eliminaun bacio !!
Non amo molto questo dolce, devo essere sincera, vista la mia simpatia per il burro. Però ti assicuro che guardando queste foto splendide mi è venuta voglia fare un'eccezione... ;-)
RispondiEliminati do il permesso di sostituire il burro con l'olio se vuoi ;-)
Eliminafammi sapere se per caso lo provi
un abbraccio
Ottimo bello e buono,semplice e perfetto,con un profumo in più,grazie
RispondiEliminaciao Paola, grazie a te ! :-)
EliminaDel preparare i dolci mi piace proprio sentire l'odore del burro, quello buono, che si fonde a amalgama a tutti gli altri sapori. In questo periodo di senza e niente, io preferisco fare una volta in meno il dolce, ma prepararlo come piace a me. Di quello che ti coccola e ti avvolge ad ogni morso con la sua dolcezza. Mi ci perderei nei prfumi di questo pound cake, come mi perdo sempre nelle tue bellissime foto.
RispondiEliminaPaola mi trovi pienamente d'accordo, poi è anche bello sperimentare alternative ma io finisco sempre lì. Dopo tanto sperimentare, tiro fuori il burro e impasto.
Eliminagrazie a te per essere passata da me!!
un bacio
Non oso immaginare il profumo che conferisce il Porto! In più, nella versione "classica" in fattoi di proporzioni, quindi una goduria assoluta.
RispondiEliminaFabio
Della serie...quando ci vuole, ci vuole!! ma si! ogni tanto si può fare! poi mi cogli sul vivo...adoro il porto! ;-)
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