Per un titolo così generico, ‘pesce al cartoccio’, esiste in realtà una spiegazione precisa. Qualche giorno fa chiedo a mio marito di comprarmi l’orata e lui torna con questi due pesciolini rosa, fotogenici, dice lui, ma soprattutto perché il pescivendolo, non avendo l’orata, gli spiega che questi sono altrettanto buoni e freschissimi. Vero. Nel tragitto di ritorno, però, il nome dei pesciolini si volatilizza inesorabilmente dalla sua mente. Quindi una volta puliti li metto in freezer con un’etichetta con sopra scritto ‘ignoti’ anche se a me sembrano dei ‘fragolini’. Ogni tanto a bruciapelo, quasi fosse un’interrogazione, rivolgo a mio marito la fatidica domanda con la speranza che uno shock da spavento, gli possa far tornare la memoria ma non c’è verso. Ho messo addirittura la foto su FB per cercare aiuto, sono venuti fuori una miriade di nomi che a lui, però, non dicono niente. Quindi, ad oggi, non siamo riusciti a capire di che pesce si tratti. Molto gustoso del resto, dalle carni bianchissime e tenere e con non troppe lische. Prossimo passo sarà tornare dal pescivendolo al mercato sperando che, nel frattempo, almeno lui non si sia scordato il nome e, soprattutto, farsi una cultura più approfondita sulle specie ittiche.
Questa è una non ricetta, nel senso che può essere coniata in mille modi a partire dal pesce. L’unico punto fermo è la cottura al cartoccio che, oltre a permettere l’utilizzo di pochi grassi, lascia la carne particolarmente morbida e ricca di sapore.
Vi racconto quindi solo come ho abbinato questi pochi ingredienti seguendo l’istinto del momento.
‘Pesciolino rosa dalla forma garbata e armoniosa’, insaporito con sale rosa dell’Himalaya, soprattutto perché me ne ricordava il colore, son sincera, un ciuffetto di finocchietto selvatico che è folto ed esuberante nell’aiuola odorosa, degli asparagi verdi nel massimo del loro splendore in questo periodo, un cipollotto di tropea, profumato e di un rosso porpora che adoro e del lime, per dare un tocco esotico non certo a km 0.
Nel ventre del pesciolino, che in questa foto stava ancora tentando di scongelarsi, ho messo una presa di sale, uno spicchio di lime e un ciuffetto di finocchietto. Qualche rondella di cipollotto, gli asparagi, altro finocchietto in giro per il cartoccio, ancora una spolverata di sale e un filo d’olio extravergine d’oliva. Ho chiuso il cartoccio e messo in forno a 180° per circa 20 minuti.
Dopo pochi minuti il profumo degli ingredienti che crogiolavano in forno si era già sparso per la cucina. Le carni, umide e tenere di questi pesciolini ‘ignoti’, avevano un gusto molto delicato insaporite dal lime e dal finocchietto. Per completare e addensare l’intingolo creato dai succhi delle verdure e del pesce, appena ho aperto il cartoccio ho aggiunto solo un filo di olio crudo e servito subito.
Pippi
Ciao Laura, direi che è un dentice! Potrebbe essere o un pagrodentice o un dentice corazziere anche se in base al dialetto locale il dentice potrebbe prendere svariati nomi...di fatto è un dentice a prescindere dalla varietà. Quando li hai definiti pesci piccoli ho pensato potessero essere anche triglie di scoglio ma il fatto che abbiano poche spine mi ha assicurato che allora si tratta di dentici!.
RispondiEliminaParola di foodaddicted che tiene una rubrica di solo pesce su un magazine di cucina! ;-)
A vederlo, sembra tanto il pagro, che spesso, qui da me, sostituisce le mie adorate orate. E solo al cartoccio, perché io e i pesci non è che abbiamo molte affinità. Alla griglia, al cartoccio, io e i pescetti siamo di semplici gusti. Con il cartoccio non si sbaglia mai e lo mangia perfino mia figlia, che da quattro-enne in fase "NO a tutto", non è poco.
RispondiEliminaQuel rosa così bello non ha molte pretese negli ingredienti, qualche ciuffo aromatico, un paio di pomodorini, una fettina di agrume, uno spicchio d'aglio e il resto lo fa il suo sapore.
Un baciotto
Credo sia un pagello rosa, detto anche pagello fragolino.
RispondiEliminaL'ho cucinato più volte.
Ciao
Credo sia un pagello rosa, detto anche pagello fragolino.
RispondiEliminaL'ho cucinato più volte.
Ciao
Io lo chiamo pagro rosa. Mi piace molto come ricetta adatta per la prova costume!!! Buon week end
RispondiEliminaThere is nothing more perfect than fish and dill. Love it :)
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