(English version below)
Dopo la furia del vento, il giardino sta lentamente riprendendo a vivere nonostante il suo aspetto non sarà mai più lo stesso. Leopoldo si aggira incuriosito tra le cataste di rami che aspettano di essere portate via e una delle tartarughe ieri ha fatto capolino per la prima volta dalla sua tana. Sono certa che i merli troveranno un nuovo rifugio per i loro nidi, in attesa che il gelsomino ricresca, e al posto del mio amato nespolo pianteremo un nuovo albero che lo ricordi.
Il sole aiuta a vedere le cose con un filo di speranza e così sono tornata in cucina più rilassata.
Oggi gnudi o malfatti, direttamente dalla Toscana più ‘verace’.
La mia versione è con bietole, ricotta e pecorino.
Il condimento è quello tipico, fatto di burro e salvia ma ho evitato il passaggio delle bietole ripassate in padella per non aggiungere ulteriori grassi alla preparazione, le ho lasciate scolare nello scolapasta e poi strizzate ben bene. Cotti gli gnudi, li ho sistemati ordinatamente sul piatto da portata e conditi con il burro fuso e una grattatina di pecorino, anche in questo caso ho preferito non saltare gli gnudi in padella con il burro già fuso. L’impasto deve rimanere morbido per cui non aggiungete troppa farina (c’è chi non la mette per niente nell’impasto), se la ricotta è molto ‘umida’ lasciatela piuttosto scolare un paio d’ore prima di utilizzarla. La dimensione delle palline varia a seconda del gusto e del tempo che avete, più grosse sono, meno tempo ci mettete a prepararle ma non sono troppo belle da vedere, la misura giusta secondo me è di un bocconcino per ciascuna quindi, prendete semplicemente un ‘pizzicotto’ di impasto tra le dita, sarà la dose ottimale. Infarinateli molto bene esternamente e cuocetene pochi alla volta.
Se volete potete prepararli anche il giorno prima già cotti, sistemati in una pirofila carina, cosparsi di fiocchetti di burro, formaggio e foglioline di salvia per poi gratinarli, una decina di minuti, poco prima di servirli.
Ingredienti per 4 persone
300 g di bietole lessate e strizzate
300 g di ricotta
100 g di pecorino grattugiato
1 uovo + 1 tuorlo
2 cucchiai di farina (+ altra farina per infarinare gli gnudi)
noce moscata q.b
un pizzico di sale e una macinata di pepe nero
Per condire
40 g di burro
salvia
40 g di pecorino grattugiato
Tritate le bietole cotte, mettetele in una ciotola capiente, unite la ricotta e il pecorino
aggiungete le uova,
un paio di cucchiai di farina, sale, pepe, noce moscata e mescolate.
Con le mani formate delle palline, infarinatele bene e tenete da parte.
Portate a bollore dell’acqua salata in una casseruola, versate le palline poche alla volta, quando verranno a galla scolatele e mettetele in un piatto. Fate fondere il burro con le foglie di salvia ed usatelo per condire gli gnudi. Terminate con una spolverata di pecorino.
Ingredients serves 4
300 g of boiled, squeezed and finely chopped chard
300 g ricotta cheese
100 g of grated pecorino cheese
1 egg + 1 yolk
2 tablespoons of flour (and some more for dusting gnudi)
grated nutmeg q.b
a pinch of salt and freshly ground black pepper
to season:
40 g of butter
sage
40 g of grated pecorino cheese
Directions:
In a bowl put the finely chopped chards, the ricotta cheese, and the grated pecorino, add the eggs and stir. Season it wih a pinch of salt, a fresh ground black pepper and a few scrapings of nutmeg.
Generously cover a tray with flour then roll the mixture into small balls, rolling them in the flour untill really well coated.
Shake the excess of flour and cook the gnudi in boiling salted water untill they float, about 2 minutes. Drain them and put in a tray.
In a skillet melt the butter over medium heat, add the sage leaves, cook for 1 minute, then season the gnudi with the butter sage sauce and a some freshly grated pecorino cheese.
Pippi
Bellissime foto e ricetta che abbiamo sperimentato qualche giorno fa anche noi...una vera bontà
RispondiEliminacredo di non averli mai mangiati gli gnudi, devono essere deliziosi!
RispondiEliminaVedrai che con la primavera il giardino si riprenderà e tornerai serenamente con il tuo caro Leopoldino a goderti il verde! :-)
Sarà anche l'appetito che ho a quest'ora, ma io i tuoi gnudi devo farli stasera stessa. E' una ricetta semplice, di quelle che desidero fare da molto tempo perché somiglia a molte ricette "di recupero" della mia amata Romania, ma che per qualche motivo manco sempre di realizzare. Ma con questa ricetta, le tue foto meravigliose e piene di vita, non ho più scuse per rimandare.
RispondiEliminaPer il resto, quei disastri, non sai quanto mi dispiace. Il vento, anche quando distruttivo, porta cambiamento e spero che siano solo cose bellissime!
Un abbraccione
Questo tempaccio ha fatto dei veri e propri disastri, mannaggia! :-(
RispondiEliminaAlmeno in cucina, con un piatto così, c'è sempre il sole.
Fabio
fai sempre foto che mi portano lontano e mi fanno sognare cose squisite...
RispondiEliminaQui sento proprio il calore e il profumo di casa. L'atmosfera è calda e accogliente e questo piatto di gnudi, fa dimenticare la furia del maltempo appena passato. Ritornerà la primavera è la vita, più forte Di prima,ma questo piatto, non passa mai ;)
RispondiEliminaSplendide le foto, e tanto invitanti questi gnocchi, adoro le bietole, fanno tanto primavera, brava!!!
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