(english translation of the recipe below)
Il sole è appoggiato al mare e la luce arriva lambendo le onde leggere.
Sembra che tutto sia in attesa di qualcosa.
Chiudo il libro su quelle ultime tre parole e lascio i miei passi sulla sabbia.
Rientro a casa e, anche se mi sono lasciata il tramonto alle spalle, ho ancora quella luce negli occhi.
Un’oretta trascorsa sulla spiaggia, in un tardo pomeriggio primaverile, ha il potere di schiarirti le idee e di infonderti energia positiva che ti fa sentire che la vita è veramente forte e pulsante dentro di te.
E quando mi sento in vena romantica metto le mani in pasta. Questa volta, però, lo faccio con una farina speciale, ricavata da un’antica varietà di grano, così rustico e resistente che per la sua coltivazione ha bisogno di una limitata quantità di diserbanti chimici e fertilizzanti: si chiama grano Verna, dal nome del monte La Verna nel Casentino. E’ una farina di grano tenero di tipo due quindi, quasi integrale, macinata a pietra e con il suo contenuto di germe di grano inalterato, è inoltre naturalmente povera di glutine. E’ dunque una farina più digeribile, non irritante per l’intestino e, grazie alla sua rusticità, aiuta a limitare l’inquinamento dell’ambiente.
L’impasto ottenuto ha bisogno di un po’ di riposo per poter essere steso con il mattarello, per questo motivo dopo averlo lavorato una decina di minuti sulla spianatoia, lo lascio sotto una campana di vetro per non meno di mezz’ora e mentre lui si ammorbidisce io preparo il ripieno.
Nel banco della verdura stamattina ho trovato delle bietoline da foglia freschissime e una volta portate a casa le ho subito lavate e scottate per pochi minuti in abbondante acqua non salata.
Il ripieno di questa torta salata è infatti ispirato a quello del classico erbazzone, una torta salata tipica di Reggio Emilia, che però ho modificato per adattarlo ad una versione vegana.
Spero vi piaccia.
Ingredienti:
Per la pasta:
300 g di farina tipo 2 di grano Verna (macinata a pietra)
80 ml di olio extravergine d’oliva
acqua tiepida q.b
una presa di sale
per il ripieno:
400 g di bietole (da foglia) lessate e strizzate
8 piccoli cipollotti verdi
80 g di mandorle pelate
1 ciuffo di prezzemolo
1 cucchiaio di gomasio
1 cucchiaio di semi di lino
In una ciotola versate la farina e la presa di sale, versate l’olio extravergine d’oliva e iniziate ad impastare aggiungendo poca acqua alla volta. Quando avrete un impasto piuttosto morbido e compatto lasciatelo riposare sotto una ciotola 30 minuti / 1 ora.
Mentre l’impasto riposa, scaldate in una padella, due cucchiai di olio e fatevi appassire i cipollotti che avrete pulito e tagliato a rondelle piuttosto spesse.
Tritate le bietole, ben strizzate, con un coltello e trasferitele nella padella con i cipollotti per farle insaporire qualche minuto, aggiungete il gomasio e mescolate. Lasciate intiepidire, nel frattempo tritate finemente il prezzemolo lavato e asciugato e le mandorle. Unite questi due ingredienti alle bietole e mescolate.
Stendete la pasta in due dischi, uno più grande per la base e uno più piccolo che servirà da copertura.
Ungete con un filo d’olio una teglia di circa 24 cm di diametro e foderatela con il disco più grande di pasta. Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e distribuitevi il ripieno di bietole.
Coprite il ripieno con il disco più piccolo, rivoltate verso l’interno i bordi del disco più grande, bucherellate la superficie, spennellatela con una emulsione di acqua sale e olio e cospargetevi i semi di lino.
Infornate a 160° per circa 45 minuti.
Ingredients:
For the dough:
300 g of flour type 2 - (stone ground)
80 ml extra virgin olive oil
warm water q.b
a pinch of salt
For the filling:
400 g of boiled and squeezed beets
8 small green onions
80 g blanched almonds
1 bunch of parsley
1 tablespoon of gomasio
1 tablespoon of flaxseed
Directions:
On a work surface knead the flour with a pinch of salt, olive oil and warm water until smooth. Cover the dough with a bowl and let to rest from 30 to 60 minutes.
Chop the squeezed chard coarsely. Heat 2 tablespoons of extravergin olive oil in a saucepan and sauté the green onions chopped in thick slices. Then add the chards and cook for about two minutes, add the gomasio, combine well and set aside to cool.
Finely chop parsely leaves and almonds and add them to the chard filling.
Divide the dough in two parts (one bigger than the other) and roll out to rounds with a rolling pin.
Press one round (the biggest one) on a greased (by olive oil) baking dish, prick the bottom with a fork and spoon in chard filling. Loosely cover with the second sheet of dough (the smallest one), crimp edges and prick the surface with a fork.
Brush the top with an emulsion of water, salt and olive oil and sprinkle flaxseeds.
Bake for 45 minutes at 160°C.
Pippi
Amo l'erbazzone e sono sicura che questa tua interpretazione mi piacerebbe moltissimo.
RispondiEliminaFoto splendide come al solito...ed ora mi sono innamorata di quei piattini!
A presto
Quell'attesa che si fa più accesa in cielo.. quella sensazione di rinnovamento e cambiamento.. piena di speranze e di 'chissà'. Quest'anno vorrei tanto sentirla anche io, ma quel 'chissà' mi fa solo più paura..
RispondiEliminaIl tuo erbazzone vegano è adatto anche a me ed è meraviglioso. Profuma di cose belle <3
Utilizzo spesso la pasta matta x le torte salate e il ripieno che hai scelto rende tutto ancora più magico e goloso :-)
RispondiEliminaBravissima e felice settimana <3
interessante preparazione,questa farina mi piace tanto da provare.grazie
RispondiEliminaChe bontà! mi farei fuori l'intera tortiera!!! ma è possibile che la primavera mi metta tutta sta fame!?!...a dir la verità ho sempre fame!!! :-D
RispondiEliminaLaura, questa ricetta è proprio l'ispirazione che mi serviva per Pasqua! Passerò la Pasqua da solo con mia sorella. I miei si spostano a Fondi.
RispondiEliminaAl posto della torta Pasqualina ci mangeremo questa versione leggera e vegana. A me piacciono sempre tanto queste alternative :)
Bellissima!
Stef.
Ma sai che questo è da quando l'ho visto in quella foto che me lo sogno?! :D
RispondiEliminaCosa non dev'essere di godurioso! Ci faccio un pensierino per Pasqua, mi pare propri perfetto!
Un abbraccio Pippi!:)