Mi piace viaggiare in treno, si incrociano tante vite, tutte diverse. Incroci occhi nuovi, curiosi o distratti. Donne in carriera, o mamme che vanno a trovare i figli lontani. Pendolari intristiti dalla quotidianità, studenti che cicaleggiano spensierati. In treno ci si guarda, ci si 'racconta', si diventa quasi intimi con il proprio vicino di posto. Ascolti, tuo malgrado, le conversazioni telefoniche, ti informi su quale sarà la sua fermata, e ti chiedi se mai vi incontrerete di nuovo.
E c’è sempre qualcuno disposto a mettere la tua valigia sulla cappelliera se ti vede in difficoltà, per poi dirti, spossato dalla fatica e anche un pò sorpreso.....ma che cosa nasconde qui dentro??? Allora sorrido, ammicco ma non rispondo :-)
Come faccio a dire la verità?
Come faccio a spiegare che c'è molto della mia vita lì dentro, a cominciare dal phon?
E' una valigia ingombrante la mia, lo so, mi si incaglia sempre tra le transennine della metropolitana suscitando ilarità.
E' una valigia pesante che trascino ogni volta emozionata, per quello che mi aspetterà al capolinea.
E' una valigia piena di tasche dove riporre ogni mio più piccolo segreto.
C'è la mia morbida sciarpa rosa che è come una coperta di Linus. C'è un libro che sto finendo e uno che vorrei iniziare. C'è l'agenda di lavoro e un piccolo block notes, se mi venisse voglia di prendere qualche appunto. C'è un regalino per una persona cara e magari anche un pacchetto dei miei crackers fatti con la pasta madre. Ci sono i miei vestiti...quasi tutti, e le mie calze, perchè l'insicurezza regna nella mia persona. C'è la trousse e tutte le mie creme e l'olio per il corpo e quello per i capelli.
Ci sono dei sogni lì dentro, leggeri, impalpabili, timidi e riservati ma che riempiono tutti gli spazi vuoti di quella valigia.
Per festeggiare l’Unità d’Italia Riccardo, Valentina e Lory di Cucinando hanno pensato che sarebbe stato carino proporvi un’Italia Unita a tavola presentandovi ricette della tradizione della nostra bella penisola.
In realtà, dato che io sono un incrocio tra tre diverse regioni: Toscana, Liguria ed Emilia ho pensato di proporvi un risotto tipico…di casa mia .
Ingredienti:
200 gr di riso carnaroli.
400ml di brodo vegetale
2 porri piccoli
salvia ‘fruttata’ o dal fiore rosso
olio extravergine
1/2 bicchiere vino bianco
sale e pepe
cacioricotta
Procedimento:
Tagliate i porri a rondelle sottili che sciacquerete sotto l’acqua corrente.
Nella pentola a pressione con un filo d’olio fate stufare leggermente le rondelle di porro, poi versare il riso e fatelo tostare bene. Sfumate con il vino bianco, farlo evaporare bene, aggiungete il brodo vegetale, aggiustate di sale.
Chiudete il coperchio della pentola a pressione e a fiamma sostenuta aspettate che ‘salti’ fuori il secondo anello arancione, da questo momento, abbassate la fiamma al minimo e contate 3 minuti.
Trascorso il tempo di cottura spegnete la fiamma e fate sfiatare il vapore, aprite il coperchio per mantecare il risotto con l’olio a crudo,
il pepe e una bella grattugiata di cacioricotta
Come tocco finale staccate delle foglioline di questa stranissima salvia dal fiore rosso e dal sapore di ananas, tritatele e aggiungetele al risotto per profumarlo di fresco.
Tenetelo un minuto a riposo dopo la mantecatura e servitelo in modo carino perchè anche l’occhio vuole la sua parte… ma senza esagerare.
Buona festa dell’Unità d’Italia a tutti!!!!
Alla prossima
la vostra
Pippi
Un risotto raffinato!
RispondiEliminaincantevole!
RispondiEliminasi,decisamente incantevole questo risotto!
mi piace l'abbinamento sapori,i colori ed il tipo di cottura!
bravissima!
piatto sublime,da provare!
io rimango incantata dalle tue foto prima della ricetta, dal tuo racconto della valigia e da questa meravigliosa ricetta! questa salvia mai vista! al gusto di ananas? pazzesco! bacii
RispondiEliminaSublime questo risottino...e bella la tua valigia, piena di...te!
RispondiEliminaBaci grandi
Che raffinatezza e delicatezza! e che sapori! complimenti :)
RispondiEliminaun abbraccio
E a me, piace, essere al capolinea di quel treno, accogliendoti con un sorriso, e abbracciandoti stretta stretta!!!
RispondiEliminaLa tua non è una valigia normale...ma una valigia magica...come la borsa di Mary Poppins ; )
Bello il tuo riso Pippi, evviva la nostra bella Italia <3
Risottino da favola con racconto annesso altrettanto magico e soprprendentemente ricco ed unico....come te ;-)
RispondiEliminaOgni tuo post è una poesia!
RispondiEliminaAnche se, io ,ogni tanto, faccio il pendolare per andare a lavorare...e purtroppo il viaggio spesso, mi sembra molto meno romantico ;-)Secondo me tutto dipende del perchè sei su quel treno, qual'è la tua meta..
Bravissima come sempre,
un abbraccio
Aniko
Nella mia valigia ci sono solo pochi essenziali vestiti, il phon non sempre per ragione di ricci, libri si, sempre e più di uno.
RispondiEliminaMa pesa lo stesso. Perchè sono tanti i sogni che porto sempre con me e i mille progetti che ben conosci.
E la nostalgia dei posti che lascio e delle persone che vorrei portare sempre con me.
Che bella e buona lauretta, questa ricetta....
Tò ho fatto pure la rima.
Un bacetto
anna
Bello e buono questo risotto...e buon 150esimo!!!!!!
RispondiEliminaoriginale e delizioso!
RispondiEliminagnamm=)
baci
MMM
www.modemuffins.blogspot.com
Molto original...perfetto nell'armonia dei sapori che completano la struttura unita ai profumi leggeri per un gusto perfetto...ciao e non mi nominate treni!!! grazie.
RispondiEliminaTi ci vedo, ''impacciata e ridanciana'' con la tua valigia extra large.
RispondiEliminaIo al contrario, di te, non amo viaggiare da sola. Mi fa sentire ancora più sola.
Buono il tuo risotto, bello il tricolore finale e stuzzichevole (si dirà così ?) la salvia fruttata che non conosco.
Bacio :-)
Laura cara, aspetto sempre con ansia i tuoi meravigliosi post! Mi pare di vederti mentre, a fatica, sob sob, trascini la tua valigia piena di te e dei tuoi sogni...mi piacerebbe incontrarti in qualche luogo, in qualche tuo viaggio: Napoli magari, potrebbe essere mai??? :-)
RispondiEliminaBuono il risotto, anche se io ho paura della pentola a pressione (brutta esperienza di un po',di tempo fa)...ma questa salvia poi?? splendida!
Baci fortissimi
la valigia è come chi la porta bella e sorridente.
RispondiEliminafinalmente potrò utilizzare la salvia ananas che non sapevo che farci
Amo viaggiare in treno come te e uno dei prossimi fine settimana vorrei portarci anche Vicky l'Uvetta per la prima volta, viaggiare arricchisce gli animi ed è bello guardare ciò che ognuno di noi custodisce nella propria valigia.
RispondiEliminaBuon compleanno Italia con un risottino così c'è davvero da festeggiare!
Un abbraccio
Uva e Fico
evviva la tua valigia piena :D
RispondiEliminama anche i tuoi viaggi, arricchiscono sempre lo so!
:*
le tue preparazioni sono sempre spiegate con una grande tecnica grazie per questo risotto ciavurusu alla salvia speciale,
ma sono qui anche per unirmi a te in questa giornata fantastica, memorabile!
Viva l'Italia Unita :*
cla
il risotto è squisito, ma la valigia ha la meglio!!!Sei troppo brava!
RispondiEliminacara Pippi, come vorrei saper scrivere come te...mi fai subito sentire in sintonia...sei poetica, viva, dolcissima e ammiccante.. naturalmente mi sento molto "unita" a te....oltre che all'Italia.
RispondiEliminaAnche io amo i viaggi in treno, l'ho sempre trovato molto romantico e ispira profondi pensieri. La salvia fruttata non la conosco.. devo aggiornarmi!
RispondiEliminaComplimenti per questo risottino delizioso!!! Bellissima presentazione e foto stupende!!! Un bacione...
RispondiEliminaCiao, le tue foto raccontano i profumi di casa. Sono fatte molto bene e la salvia fruttata è un vero incanto: complimenti,
RispondiEliminaTì
Che belle foto cara Laura, e che belle parole..... e che meraviglia i viaggi, anche se brevi...
RispondiEliminaOttimo risotto, devo comprarla sta benedetta pentola a pressione.... ;)))
Da buon milanese storco il naso vedendo un risotto fatto con la pentola a pressione. Però le tue foto sembrano proprio volermi dare torto. Il sapore? Mi sa che rende... Mi toccherà provare!
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