Adoro cercare sui libri o su eleganti siti web ricette inusuali di torte 'complesse': strati di spugnosa genoise, umettata da bagne e sciroppi di ogni tipo, farciti, sopra e sotto, di creme soffici, burrose e decorati con frutta caramellata, fiori brinati o bacche di ogni genere.
Immagino persino le foto che potrei scattare di quelle creazioni, le vedo già pubblicate in bella vista sul blog, assaporo, gongolandomi, i complimenti delle amiche/colleghe e l'incredulità mista ad ammirazione, spalmata sugli occhi dei miei commensali, mentre assaggiano.
Allora mi siedo, prendo appunti, leggo con attenzione le istruzioni, studio le proporzioni degli ingredienti da vera intenditrice, qualche volta provo, andando a memoria, a convertire le dosi dal sistema anglosassone al nostro, più preciso e rassicurante, sistema metrico, faccio, mentalmente, una scaletta delle varie fasi di lavorazione per preparare le basi, le creme, gli sciroppi, contemplo il tempo che ci vuole per assemblare il tutto, con precisione e mano ferma, senza incertezze, perché le sbavature nuocerebbero al risultato finale, passo in rassegna la lista di tutte le spatole, palette, stampini, rulli, tagliapasta, alzate girevoli, beccucci da pasticcere, consigliati, e che, naturalmente, non ho e, mi assale lo sconforto.
Succede che a volte, per pigrizia, rinuncio a prescindere, chiudo il libro, spengo il pc e mi mangio un mandarino, consolandomi con il proposito di un acquisto a breve, su Amazon, di tutto ciò che mi manca.
Altre, se la voglia di dolce è nata proprio dalla pancia prima che dal cervello, se non sono tanto gli occhi a volersi compiacere, quanto il mio cuore che ha bisogno di un briciolo di conforto, prendo una ciotola, ci rompo quelle uova che avevo diligentemente tenuto a temperatura ambiente, le mescolo allo zucchero, amalgamo la farina e il lievito che mi diverto a far cadere a pioggia finissima dal setaccio, aggiungo, perché no, anche della frutta a fettine e una grattugiata di scorza di limone, inforno e, mi sento già meglio.
E mentre aspetto che la torta cuocia, sferruzzo con fili di lana colorata.
Ingredienti per una teglia da 24 cm di diametro:
2 o 3 pere, dipende dalla grandezza
1 limone non trattato, succo e scorza
3 uova intere
180 g di zucchero
125 ml di yogurt alla vaniglia
100 ml di olio di mais
240 g di farina 00
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
zucchero a velo per decorare
Preriscaldate il forno a 170°.
Ungete una teglia rotonda e spolveratela con poca farina, scuotendo via quella in eccesso.
Lavate le pere, sbucciatele, togliete il torsolo, i semi, tagliatele in 4 spicchi ed affettatele finemente. Raccoglietele in una ciotola, spremetevi il succo di 1/2 limone, per non farle annerire, e mescolate.
In una ciotola sgusciate le uova intere, unitevi lo zucchero e lavoratele con una frusta a mano, il tempo necessario affinché diventino chiare, leggermente spumose e lo zucchero si sarà sciolto del tutto.
Unite lo yogurt, l'olio, la scorza grattugiata del limone e un pizzico di sale.
Setacciate la farina con il lievito ed aggiungetela al composto poca alla volta, incorporandola bene. Unite anche le fettine di pera, amalgamate il tutto e versate questo composto nella teglia.
Infornate e cuocete per circa 45/50 minuti. *il tempo di cottura è sempre indicativo, non scordatelo mai, fate sempre riferimento a come si comporta il vostro forno e regolatevi di conseguenza.
Controllate sempre la cottura inserendo un bastoncino di legno o la punta di un coltello nel centro della torta, se uscirà umido oaddirittura tirandosi via l'impasto, rimettete la torta in forno e continuate la cottura per altri 5 minuti.
Quando la torta sarà cotta, lasciatela riposare nello stampo 5 minuti, poi sformatela e lasciatela sopra una griglia fino a quando sarà completamente raffreddata.
Prima di servirla, cospargete la superficie con dello zucchero a velo.
La prossima ricetta avrà come protagonisti piccolissimi frutti rossi.
A presto
Pippi
Perché, non ha il suo fascino anche questa tortina rustica e sincera? ;-)) Bellissime foto, un abbraccio!
RispondiEliminaElisabetta certo che lo ha, soprattutto perché è buona da matti e ogni volta che la propongo mi chiedono la ricetta ;-)
Eliminabuona giornata e un bacio!!
Ma quanto mi attraggono queste torte...Laura credo che però per un errore di battitura hai omesso la parola olio...io dicevo...ma 100ml di mais??!??!?!? Scusami se mi sono permessa ma a me fa piacere quando qualcuno mi fa notare errori simili.....dettati solo dalla frenesia e non certo dalla negligenza. Un caro saluto e buona serata.
RispondiEliminaGabila ciaoooo! grazie per avermelo fatto notare ho corretto subito!
EliminaGrazie anzi per aver letto il post fino in fondo ;-) Vogliamo parlare della frenesia quando si scrive un post? hehehehe il tempo è quello che è, cerco di farmelo bastare, di infilarci tutto dentro, anche uno spazio mio mio, senza interruzioni varie, ma a volte è veramente difficile.
un bacio grande Gabila e buona giornata :-*
Ti capisco benissimo ed è per questo che mi sono permessa.....buona giornata anche a te!!
Eliminabuona giornata a te Gabila e grazie ancora! :-)
EliminaUna torta fantastica, semplice e rustica come piace a me. Brava!
RispondiEliminaLiz grazie di cuore! ;-)
EliminaMi piace guardare le torte a strati, decorate, farcite....ma poi finisce sempre che preferisco mangiare torte più rustiche come la tua. De gustibus!
RispondiEliminaJeggy, mi consolo allora ;-)
EliminaCara Pippi ti leggo mentre aspetto mio figlio che rientra a casa dopo tre mesi di assenza e devo confessarti che spesso e proprio in questi giorni pensavo la stessa cosa di preparargli un dolce pomposo....alla fine mi son decisa per uno semplice alle mele. Bellissimo post uguale avrei scritto io. 😘 ti abbraccio
RispondiEliminaPatrizia cara ho visto che è tornato finalmente e sono convinta che nessuna torta avrebbe potuto, meglio della tua di mele, fargli sentire il calore di casa e della famiglia!!
Eliminaun abbraccio forte!!
Adoro le tue ricette,gli accostamenti e la magia che si crea tra la preparazione e la presentazione ... unica come sempre <3
RispondiEliminaSonia tu sei troppo buona con me, ma ti ringrazio dal profondo del mio cuore e aspetto una bella giornata per portarti a bere un buon tè in quel locale di cui ti parlavo :-)
Eliminaun bacio grande!