Basterà un temporale estivo a ripulire l’aria?
Aspetto impaziente che tuoni e lampi si chetino per spalancare le finestre e scoprirlo, finalmente.
Un’aria fresca e giocherellona fa svolazzare gli appunti lasciati sul tavolo, spettina i capelli e, scivolando lungo il pavimento, con un abbraccio sensuale, trascina la sottile zanzariera in una danza sinuosa e propiziatoria. Mi sento subito meglio e non m’importa se la pioggia, nel frattempo, ha ripreso a cadere. L’aria scorre leggera, inafferrabile e beffarda. Ci mette un attimo, infatti, a trasformarsi in una folata impetuosa che si abbatte con violenza strattonando ogni cosa, le mie piante, le tende e i cuscini della veranda. Mi spavento e corro a chiudermi di nuovo in casa un po’ delusa, mentre Leopoldo mi segue con un punto di domanda stampato in fronte.
Quello che amo dei temporali estivi, quando rimangono tali e non uragani o tempeste, è la frescura ideale che stuzzica la mia voglia di cucinare al forno. Quindi, prendo le melanzane che ho raccolto proprio ieri nell’orto e le farcisco di ogni ben di Dio per la cena di stasera.
Le verdure ripiene, nei miei ricordi, hanno una collocazione ben precisa. La domenica mattina, d’estate, mia madre si alzava prestissimo, sbollentava le verdure e le imbottiva, ben bene, con un trito di carne macinata, mortadella, uova e parmigiano; le cuoceva al forno in un sughetto di pomodoro bello saporito e poi, dopo averle coperte con della carta stagnola e avvolte nel canovaccio a righe bianche e rosse, le portava sulla spiaggia. In questo modo, all’ora di pranzo, le verdure sarebbero state ancora leggermente tiepide. Non potete immaginare, quindi, che goduria quando, dopo un bagno di due ore con labbra viola e dita cotte dal sale, ci sedevamo sotto l’ombrellone, avvolti nell’asciugamano e aspettavamo che mamma scoperchiasse la teglia dei desideri: tiepida e feconda di profumo, con forme e colori più di un quadro di Picasso. Bei tempi e quanti ricordi struggenti sparsi tra la spiaggia e la pineta di Marinella di Sarzana!
Oggi però, delle verdure ripiene, vi propongo una versione altrettanto gustosa ma vegetariana, pensando a mia nipote Camilla e già che ci siamo anche senza glutine. Per coloro che seguissero invece una dieta vegana consiglio di sostituire, molto semplicemente, la feta con il tofu. Ottima comunque l’idea di preparare le verdure un po’ prima per mangiarle tiepide in modo che i sapori si sprigionino pienamente.
Ma andiamo per gradi. Accendete il forno, prima che torni il caldo!
Ingredienti per 4 porzioni
2 melanzane medie*
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 cipollotto
150 g di feta
150 g di quinoa lessata**
100 g di olive nere denocciolate
60 g pistacchi sgusciati
menta fresca
* Per questa ricetta ho utilizzato le melanzane bianche semplicemente perchè crescono bene nel mio orto e, a mio modesto parere, hanno un gusto più delicato di quelle viola.
** Di solito cuocio 500 g di quinoa alla volta, la condisco con un filo d’olio e la metto in freezer in pratici contenitori ermetici. Tenete conto che una dose media di quinoa per persona (cruda) è di circa 50 g. Per lessare la quinoa dovete prima di tutto sciacquarla molto bene sotto acqua corrente, mettetela poi in una casseruola con acqua fredda che sia il doppio del suo peso (e. 200 g di quinoa 400 g di acqua) e una presa di sale. Portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per una quindicina di minuti. Spegnete il fuoco e fate riposare 10 minuti.
Preriscaldate il forno a 180°.
Lavate e asciugate le melanzane, tagliatele a metà nel senso della lunghezza, con un coltello incidete la polpa per toglierla creando un incavo per contenere la farcia. Mettete le melanzane in una teglia con la parte tagliata verso l’alto, spennellate l’interno con l’olio e una macinata di pepe, ricoprite con carta d’alluminio ed infornate per circa 20 minuti.
Nel frattempo in una padella fate rosolare con due cucchiai d’olio la polpa delle melanzane tagliata a cubetti e il cipollotto affettato condite con poco sale e lasciate intiepidire.
Prendete i pistacchi e tritateli abbastanza finemente in un cutter tenendone qualcuno intero per decorazione.
In una ciotola mescolate la quinoa lessata con la polpa di melanzana, i pistacchi tritati, la feta sbriciolata, le olive e la menta in parte tritata. Regolate di sale e pepe.
Riempite le melanzane con la farcia, decorate con i pistacchi, irrorate con un filo d’olio e rimettete in forno per circa 15 minuti.
Giusto il tempo che si abbrustoliscano leggermente.
Pippi
Sono sempre così belli i ricordi della nostra infanzia...e pensare che a quei tempi non apprezzavamo tutto ciò, forse perchè eravamo piccole, forse perchè nel momento in cui lo si vive tutto sembra normale e scontato. Dopo invece si trasforma in qualcosa di magico e bellissimo che porteremo nel cuore per tutta la vita.
RispondiEliminaSquisitissima ricetta la tua, assolutamente da replicare.
Monica hai ragione per questo dovremmo sempre fermarci e assaporare ogni istante ogni più piccolo momento perché si imprimano bene nella mente. Questo lo facciamo però solo quando ormai siamo adulti. Da bambini i ricordi, almeno i miei, sono legati moltissimo ai profumi, ai sapori perchè la mia infanzia è stata sempre scandita dal cibo ;-)
EliminaI ricordi dell'infanzia sono sempre meravigliosi!
RispondiEliminaComplimenti per queste melanzane sono una vera delizia,anche se in versione vegetariana le adoro!
Bravissima, grazie di cuore per aver condiviso i tuoi bellissimi ricordi e questa fantastica ricetta!
Un caro abbraccio e felice settimana!
Laura<3<3<3
Laura l'idea di farle vegetariane è nata soprattutto dal desiderio di dare una dritta a mia nipote che ha scelto di optare per questa dieta. E' solo un piccolo esempio di ciò che mi piace mescolare insieme :-) io però adoro il ripieno classico !!!
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