lunedì 26 novembre 2012

Tortino al semolino con uvetta e pinoli –Semolina cake with raisin and pine nut -

(english translation at the end of the post)

Mi mancava da tempo il ritmo lento della domenica a casa mia.

Ho lasciato le scarpe  dentro l’armadio, i trucchi (sempre pochi) nel mio beauty, gli abiti che fasciano sul baule in camera, e i collant che stringono, piegati nel cassetto…oggi solo calzettoni morbidi e un maglione caldo, enorme, in cui mi nascondo volentieri ma senza fuggire, solo per sentirmi ‘r-accolta’.

La betulla è di nuovo spoglia e sotto la sua chioma c’è adesso un tappeto di foglie gialle, ma questo non mi fa tristezza… è solo un modo per dirmi che presto arrivano le feste.

Ci siamo quasi.

Ma per oggi ho voglia solo di starmene qui al caldo… un altro pezzo di legna  dentro la stufa che mi fa compagnia mentre cucino.

Semolino, yogurt, pinoli, uvetta e uno sciroppo caldo di miele e limone.

Mentre mescolo gli ingredienti e guardo l’impasto che diventa sempre più denso e corposo penso a come sia strana la vita certe volte. A 46 anni sto per aprire il cassetto con un sogno dentro.

(stay with me…)

Stella

E’ come sempre un tortino rustico. Ce lo siamo gustato ieri sera dopo cena, c’era mio fratello, quello grande, e mia cognata...lo abbiamo accompagnato con un sorsetto di spumeggiante lambrusco color rubino. Il vino preferito di mio papà.

Era una serata di ricordi.

A presto.

Ingredienti:

200 gr semolino

180 gr yogurt naturale

125 gr burro morbido

120 gr zucchero semolato

150 gr pinoli tritati finemente

50 gr pinoli

120 gr uvetta sultanina

4 uova

1 bustina lievito per dolci

scorza grattugiata di un limone

Sciroppo al limone:

200 ml succo di limone

80 gr miele di castagno

150 gr zucchero semolato

In una ciotola montate il burro morbido con lo zucchero fino ad ottenere una crema soffice e bianca.

Aggiungete le uova uno alla volta e solo dopo che il precedente è stato incorporato completamente. Unite il semolino e i pinoli tritati finemente mescolando bene,

unire lo yogurt naturale, l’uva sultanina fatta rinvenire in acqua tiepida per qualche minuto e per finire il lievito.

Versate il composto in uno stampo per plum cake, distribuite sulla superficie i pinoli e qualche acino di uvetta e infornate a 160° per 35 minuti circa.

Prepariamo lo sciroppo al limone:

in una piccola casseruola unire il succo di limone, il miele e lo zucchero e fateli cuocere a fuoco dolce per cinque minuti. Quando il dolce si sarà raffreddato, punzecchiate la superficie con uno stecchino e versate generosamente lo sciroppo.

Ingredients:

200 gr semolina

180 g natural yoghurt

125 gr soft butter

120 gr sugar

150 gr pine nuts finely ground

50 gr pine nuts

120 gr raisins

4 eggs

1 teaspoon baking powder

grated zest of one lemon

Lemon syrup:

200 ml lemon juice

80 gr chestnut honey

150 gr sugar

Method:

In a bowl whip the soft butter with the sugar until obtain a white and soft cream.

Add the eggs one at a time and only after the previous one has been completely incorporated. Add the semolina and pine nuts finely ground and mix well.

Pour the natural yogurt, the raisin, softened in warm water for a few minutes and the baking powder.

Put the mixture into a mold for plum cake, spread on the surface the pine nuts and a few raisin and bake at 160 degrees for 35 minutes.

Lemon syrup:

in a small saucepan pour the lemon juice, the honey and the sugar and cook on low heat for five minutes. When the cake is cool, prick the surface with a toothpick and pour generously the syrup.

Stella

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giovedì 22 novembre 2012

Tartellette ai mandarini caramellati e caprino– Caramelized tangerine tartelette with goat cheese

(english translation at the end of the post)

E’ come una magia.

E se fosse un sogno non vorrei svegliarmi mai.

Ma un sogno non è. Giuro.

Mi serve della musica per raccogliere le idee… tutte quelle che in questo momento si affollano per sgorgare fuori.

In questo ultimo anno, con pazienza, ho ricomposto i tasselli di quel puzzle che è la mia vita, molti li ho recuperati, altri ne ho aggiunti di nuovi, sorprendenti.

Un puzzle, mille sfaccettature, un cuore solo.

E’ come nascere tante volte.

E allora, ri-comincio da qui. 

(state con me)

Occhiolino

Come forse avrete capito, amo quello spazio che esiste tra il dolce e il salato. Il tutto trattenuto da una base croccante che ti sveglia i pensieri e ti fa scoprire dentro un cuore morbido come questo ripieno di formaggio e frutta. Le ho immaginate come apertura di un pranzo di Natale senza fronzoli, ma ‘vero’ fin dentro la sua essenza. Accomodatevi…. sono qui che vi aspetto…

Ingredienti per 5 tartellette di 6 cm di diametro:

1 rotolo di pasta brisé

320 gr caprino

4 mandarini

2 cucchiai di zucchero di canna

2 cucchiai di aceto balsamico

Erba cipollina

Olio extravergine

Noce moscata

pepe

Procedimento:

In una padellina scaldate lo zucchero con l’aceto balsamico, aggiungete gli spicchi di mandarino e fate cuocere per un paio di minuti.

In una ciotola mescolate il formaggio caprino con l’erba cipollina tagliata finemente, l’olio extravergine, la noce moscata e il pepe.

Ricavate 5 dischi di pasta brisè e foderate 5 stampi antiaderenti di 6 cm di diametro. Ricopriteli con carta da forno e le palline di porcellana per la cottura in bianco e cuocere in forno a 160° per 15 minuti circa. Fate raffreddare sopra una griglia.

Riempite i gusci di pasta brisé con la crema di formaggio e guarnite con gli spicchi di mandarino caramellati e un paio di fili di erba cipollina.

Ingredients for 5 tartelettes 6 cm:

1 roll of pastry crust

320 g goat cheese

4 tangerines

2 tablespoons of brown sugar

2 tablespoons of balsamic vinegar

chive

extra virgin olive oil

powdered nutmeg

pepper

Cut the dough in 5 circles which fit the 6 cm tart rings or shells. Cover the shells with the baking paper and fill them with dried beans or pie weights and bake at 160° until the shells are completely cooked through, about 12 to 15 minutes. Let cool about 20-30 minutes before filling.

In a bowl whisk together the goat cheese at room temperature with some olive oil, grated nutmeg, pepper and the thinly chopped chive.

Divide the cheese cream among the tart shells.

In a pan pour the brown sugar, the balsamic vinegar and the tangerine segments, put on a heat and cook for a couple of minutes to caramelize them.

Finish garnishing the tartelettes placing the tangerines segments on top of the tarts.

 

Alla prossima

la vostra Pippi

Occhiolino

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martedì 13 novembre 2012

Minestra di riso e porcini–Rice soup with porcini

(english translation at the end of the post)

Un bocciòlo.

E’ così che si sente a dispetto del freddo che fa.

I petali, le sue ali.

Con dolcezza ora li dischiude.

(Rimanete con lei e capirete perché.)

Occhiolino

Oggi ho preparato una minestra semplice.

Sembra una parola antica, ormai in disuso. Mi fa pensare ad una tavola apparecchiata per una famiglia numerosa, quella che ho avuto da bambina e quella che avrei voluto per riempire la mia casa.

Una minestra densa, morbida e armoniosa che combatte il freddo fuori e quello che a volte si sente nel petto, proprio vicino al cuore.

Ma soprattutto una minestra  dal sapore avvolgente  che ti strappa un sorriso di piacere e ti fa sentire in pace con il mondo.

Seguite il mio consiglio. La prossima cena con gli amici, apparecchiate la tavola con colori caldi e piatti semplici, mettete un centrotavola discreto e un buon vino che fa compagnia.

Servitela calda, fumante, con un filo d’olio genuino.

Guardate gli occhi dei vostri commensali e godete di questo momento! Io ho fatto così. E’ una minestra antica che desta stupore per quanto è buona!

Con questa ricetta ho il piacere di partecipare al contest di Lucia del blog Ti cucino così  in collaborazione con due grandi chef, Enrico Fiorentini e Andrea Gabin!

chefs

Prima di darvi gli ingredienti vorrei segnalarvi un blog molto carino con una rubrica altrettanto interessante per tutti coloro che sono appassionati di fotografia ‘food’. Passate da Elisa di “ Sapori di Elisa “ e insieme alle sue ricette troverete una sezione dal titolo Food Photography for dummies , dove, tra tutta una serie di interviste, c’è anche quella che ha fatto a me. Con la lingua fuori

Ciò che mi piace è il forte spirito di condivisione che anima questo blog e questa rubrica. Condividere le nostre esperienze può essere d’aiuto a chi si sta avvicinando alla fotografia o a chi sente il bisogno di migliorare. Facciamolo sempre con generosità.

Ed ora passiamo alla ricetta.

Ingredienti:

180 gr riso originario

250 gr borlotti lessati

2 pomodori san marzano

1 cipolla bianca

20 gr porcini secchi

1 patata

1 ciuffo di prezzemolo

Olio extravergine d’oliva

Sale e pepe q.b.

Procedimento:

Per i fagioli: la sera prima mettete i borlotti, precedentemente sciacquati, in una ciotola coperti con abbondante acqua tiepida una foglia di alloro, uno spicchio d’aglio schiacciato e un rametto di prezzemolo. Lasciate in ammollo per 12 ore.

Cottura: in una casseruola mettete i borlotti scolati e ricoperti di acqua pulita fredda, lo spicchio d’aglio e la foglia di alloro. Portate a bollore e cuocete un’ora o fino a quando non diventeranno  morbidi. Scolateli bene e metteteli in una ciotola, conditi con olio, sale e pepe. Tenetli da parte.

Per la minestra: mettete i funghi a bagno in una tazza con acqua tiepida; private i pomodori della pelle tuffandoli per un minuto in acqua bollente, eliminate i semi e tagliateli a cubetti. Tritate la cipolla e tagliate a cubetti la patata.

In una casseruola con tre cucchiai di olio fate appassire la cipolla e unite i funghi strizzati, i borlotti, i pomodori e la patata. Mescolate per 5 minuti e coprite con 1 litro di acqua calda cuocendo a fuoco vivace fino al bollore. Abbassate la fiamma, insaporite con sale e pepe e continuate la cottura per circa 20 minuti.

A questo punto prelevate tre mestoli di minestra e frullateli; versate di nuovo nella pentola, riportate a bollore e unite il riso. Cuocete per circa 16 minuti.

Dopo aver tolto la pentola dal fuoco, aggiungete il prezzemolo tritato. Regolate di sale e pepe, condite con un filo d’olio e fate riposare per un paio di minuti prima di servire.

INGREDIENTS:

180 gr ‘originario’ rice

250 g boiled beans

2 tomatoes San Marzano

1 white onion

20 g dried porcini

1 potato

1 sprig of parsley

Extra virgin olive oil

Salt and pepper q.b.

Method for the beans: Wash about 250 gr of dried beans and soak them over night in water. Drain and put them in a heavy saucepan with water ( 1 beans/ 3 water).

Cooking: In a saucepan, put the drained beans and cover with water, add the garlic and a bay leaf. Bring to a boil and then simmer, with the lid, about one hour or until they tender. Drain well, place in a bowl, drizzle with olive oil, salt and pepper and keep aside.

For the soup: soak the dried porcini in a cup with warm water for some minutes. Remove the tomatoes skin by dipping them for a minute in boiling water, remove the seeds and cut into cubes. Chop the onion and diced potatoes.

In a saucepan with three tablespoons of olive oil let brown the onion and add the mushrooms drained, the beans, the tomatoes and the potatoes. Stir for 5 minutes and cover with 1 liter of hot water, cook over high heat until boiling. Lower the heat, season with salt and pepper and continue to cook for about 20 minutes.

Then take three ladles of soup and blend very well, pour back into the saucepan, bring to a boil and add the rice at this point. Cook for about 16 minutes.

Remove the saucepan from the heat, add the chopped parsley. Season with salt and pepper, drizzle with a little of olive oil. Let stand for a few minutes and then serve.

 

Alla prossima

la vostra Pippi

Rosa rossa

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lunedì 5 novembre 2012

Tortino di mele, Camembert e noci– Apple savory cake with Camembert and walnuts

(english translation at the end of the post)

Camminavo sulla terra umida di pioggia, l’erba alta sembrava turgida e grassa. Lo sguardo in basso per controllare dove appoggiare i piedi per non cadere. Quell’ odore pungente di terra bagnata lo spingevo fino in fondo i polmoni perchè ne rimanesse un pò una volta partita. Le nuvole sopra di me, ostili per tutto il giorno, adesso avevano ripreso a muoversi lasciandomi intravedere, ancora una volta, nell’abisso del cielo quell’azzurro che amavo…. Fu in quel momento che intravidi un sasso scuro a forma di cuore. Lo raccolsi.  Ma dovevo partire.

E quando chiusi la porta per andarmene, per un attimo mi guardai indietro.

C’era un cuore appeso. Era il mio.

(ogni ‘viaggio’ ti regala qualcosa… e qualcosa però, di te, si prende) 

Occhiolino

Metti delle mele regalate, rosse, piccole e succose. Del formaggio francese dentro una scatolina di pioppo, poche noci e una crema densa e scura come la pece che però in bocca sprigiona tutta la dolcezza naturale della frutta. Pochi ingredienti, quasi in purezza, per un tortino che stupisce per l’armonia dei sapori a mezza strada tra il dolce e il salato.

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare

2 mele rosse

200 gr Camembert

50 gr circa di limburgse stroop (è una sorta di sciroppo di mele e pere ottenuto dalla cottura lenta della frutta senza aggiunta di zucchero, in alternativa potete usare del miele o dello sciroppo d’acero. Se volete saperne di più cliccate qui, nel blog di Valentina “a spasso per ingredienti” )

80 gr noci sgusciate

Procedimento:

Lavate e asciugate le mele. Con un coltello affilato tagliatele a fette non troppo spesse, eliminando il torsolo con i semi.

Tagliate anche il formaggio a fette sottili senza eliminare la crosta fiorita e tenetelo da parte.

Lo sciroppo di mele e pere che ho utilizzato è piuttosto denso. Ho cercato di stenderlo il più possibile anche se poi durante la cottura,  con il calore, si distribuisce uniformemente sul fondo del tortino. Ricoprite la pasta sfoglia alternando e sovrapponendo leggermente uno strato di mele con uno di Camembert.

Terminate cospargendo le noci spezzettate con le dita.

Infornate a 160° per 30 minuti circa.

Ingredients:

1 roll of puff pastry

2 red apples

200 gr Camembert cheese

50 gr limburgse stroop ( apple and peer syrup, as alternative use honey or acacia syrup)

80 gr shelled walnuts

Method:

Wash and dry the apples. Cut into slices not too thick and remove the core with seeds.

Cut the cheese into thin slices and keep aside.

Cover a rectangular roasting pan with the pastry. Pour the syrup, trying to spread it as much as possible even if later, during the baking, with the heat, it will spread uniformly. Going on filling the pastry alternating and slightly overlapping, a layer of apples with one of Camembert.

Finish sprinkling the surface with chopped walnuts.

Bake at 160 degrees for 30 minutes.

 

Alla prossima amici cari

la vostra Pippi

Occhiolino

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