Se in Svizzera il verde era quello dei pittoreschi pascoli ondulati, in Friuli il verde è quello dei campi di mais bordati di lavanda…
degli immensi e ordinati vigneti che si susseguono a perdita d’occhio…
del tocco di delicata poesia di questi roseti che fanno capolino all’inizio di ogni filare …
e non importa se poi mi dicono che c’è una spiegazione logica a tutto ciò (le rose servono per segnalare eventuali attacchi di parassiti). Non m’importa. Mi piace pensare che chi ha avuto questa grande intuizione fosse anche dotato di uno spiccato senso del bello.
Come il bello che si incontra nei 120 ettari di tenuta della Cantina Pitars a San Martino!
Sono qui per un viaggio stampa.
Appunto. Sono quasi un’infiltrata. Io che non ho mai ‘stampato’ nulla di mio se non qualche foto da esibire in una mostra o ad un concorso fotografico.
Ma dato che son cresciuta a suon di prosciutto crudo e lambrusco, in conformità con la parte emiliana del mio sangue, mi trovo come a casa qui, dove, appena ti vedono, con una mano ti allungano una fetta di prosciutto e con l’altra un bicchiere di ottimo Friulano!
E’ una festa, sì, “Aria di Festa 2012”.
Anche il titolo di questa manifestazione, che è promossa e organizzata dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele, rende l’idea di ciò che si sta svolgendo in questi giorni nel cuore del Friuli: sarà un incontro di sapori, musica ed eventi tra cui degustazioni guidate, corsi di cucina, mostre ed esposizioni, mercati di prodotti alimentari e artigianali. Tutto questo a San Daniele un piccolo centro denso di storia e tradizioni tanto da essere considerato la ‘perla’ del Friuli anche per il suo particolare microclima. Scrive Massimo Roscia nella guida San Daniele del Friuli (Il Turismo Culturale): “San Daniele sorge su un colle al limitare occidentale del magnifico anfiteatro morenico di origine glaciale (…)lambito dal corso del fiume Tagliamento. I terreni sono ghiaiosi e perfettamente drenanti, l’umidità è scarsa e la ventilazione gentile e costante. L’aria fredda proveniente da settentrione si mescola con l’aria calda e salmastra in arrivo dall’Adriatico (…) il corso del fiume funge da termoregolatore naturale e crea così le condizioni microclimatiche ottimali – e irriproducibili – per la stagionatura dei prosciutti.” Tutta questa naturale alchimia permette di ottenere un prosciutto inconfondibile per la sua dolcezza e il suo profumo.
Interessantissima la visita al prosciuttificio Principe dove con una guida d’eccellenza abbiamo potuto vedere direttamente con i nostri occhi il processo produttivo in questo stabilimento all’avanguardia ma dove, ci viene spiegato, il fattore umano è ancora di fondamentale importanza. Tutte le fasi della lavorazione del prosciutto sono estremamente delicate e se in alcuni casi la tecnologia può contribuire ad alleggerire certe operazioni, è solo l’occhio, il naso e la mano del prosciuttaio che garantiscono la vera qualità del prosciutto di San Daniele. Pensiamo alla salagione della coscia che ha bisogno di mani esperte per far si che sia completamente dissanguata…
piuttosto che la ‘stuccatura’ con la sugna, dove le mani dei prosciuttai si muovono armoniosamente quasi si trattasse di una danza …
All’interno di questa ‘festa’ si colloca la Selezione del Friulano & friends con lo scopo di decretare il migliore Friulano, Sauvignon e Pinot Grigio della produzione del Friuli Venezia Giulia. I vini partecipanti vengono giudicati da due commissioni una che seleziona i finalisti tra le oltre 450 etichette e l’altra internazionale che ha decretato i vincitori:
Friulano 2011 dell’azienda Toros (Doc Collio)
Pinot grigio Gris 2010 dell’azienda Lis Neris (Doc Friuli Colli Orientali)
Sauvignon “Ronco delle mele” 2011 dell’azienda Venica & Venica (Doc Collio)
Sul palco di Aria di Festa si è svolta la premiazione dei vincitori con una madrina d’eccezione, Eleonora Daniele, conduttrice di Linea Verde su Rai 1. Eccola nel rituale taglio del prosciutto!
I vincitori sono stati premiati con dei bellissimi mosaici della Scuola di mosaico di Spilimbergo (PN), fiore all’occhiello dell’Italia intera.
La scuola infatti nella sua veste didattica e produttiva realizza importanti lavori musivi in tutto il mondo come i mosaici nel Foro Italico di Roma, o quelli del Santo Sepolcro a Gerusalemme nel secondo dopoguerra, fino ad arrivare al pannello di 36 metri per 4 realizzato per Ground Zero a New York. Entrando in questa scuola e ascoltando il racconto appassionato e pieno di orgoglio del suo presidente, Alido Gerussi, non si può che restare affascinati e rapiti. Se siete interessati la scuola organizza visite e corsi brevi anche durante il periodo estivo. Vi consiglio di visitare il loro sito dove troverete tante curiosità.
All’interno di Aria di Festa 2012 si è collocata la presentazione della guida dal titolo “San Daniele del Friuli – Una storia di gusto” della linea Il Turismo Culturale (Vanni Editore). Location ideale la bellissima chiesa di S.Antonio Abate a San Daniele considerata la cappella sistina del Friuli per il suo imponente ciclo di affreschi eseguiti tra il 1498 e il 1522 da Martino da Udine e uno degli esempi più importanti dell’arte rinascimentale in Friuli. (fonte: San Daniele del Friuli. Una storia di gusto).
Sono intervenuti l’editore e direttore Luciano Vanni, l’assessore alla cultura del Comune di San Daniele, Flavia Rizzato, Davide Lorigliola titolare di “Studio Terre da Inventare” e Massimo Roscia scrittore, giornalista e coordinatore editoriale.
Il Turismo Culturale è un progetto innovativo per la promozione e la valorizzazione del territorio perchè propone una nuova idea di turismo sostenibile. Pensate che il 5% del ricavato dalla vendita della guida viene offerto per il recupero o il restauro di un monumento del territorio.
L’ho sfogliata, mi sono soffermata su alcuni articoli, sulle belle foto, sulla carta importante. Ho cominciato a leggerla. Rispetto alle asettiche guide a cui siamo abituati qui si sente la passione per l’incontro con la cultura, il territorio, la tradizione, la lingua friulana. Si sente l’emozione che nasce dal confronto con le persone che vengono raccontate. E’ questo che Massimo Roscia ha voluto sottolineare durante il suo intervento. E’ la presenza fortissima del lato umano che salta fuori appena si inizia a leggere la guida che con onestà e serietà ‘racconta’ San Daniele.
Ho conosciuto molte persone durante questo viaggio e mi porto a casa tante belle chiacchierate. Una in particolare mi ha divertito moltissimo, quella sul ‘torpedone’ del ritorno dove ho scoperto il fascino delle parole dimenticate grazie a Paolo Stefanato giornalista de Il Giornale che tra le tante cose di cui si occupa, cura una rubrica dal titolo Il Rigattiere di Parole sul sito del quotidiano.
Per chiudere, vorrei parlarvi di Enrico Turloni
un giovane giornalista di Radio Onde Furlane (direttore Mauro Missana) l’unica radio a trasmettere per il 70% in lingua friulana e che da quasi 30 anni cerca di valorizzare e tutelare il territorio, le lingue e le culture della regione. In Friuli la trovate sulle frequenze di 90Mhz. E’ stata recensita addirittura dalla guida del Touring Club Italiano che ha sottolineato soprattutto il fatto che è una delle rare radio libere sopravvissute in Italia che svolge un’importante opera di coesione tra le tante culture presenti nel territorio, in seguito alla forte ondata di immigrazione da paesi stranieri, attraverso una attenta programmazione dedicata alle tematiche sociali, ambientali e culturali.
Mandi, mandi! (trad. dal friulano: ciao ciao)
la vostra Pippi
Pippi!!!! è la mia terra! come mi manca, mi hai fatto ricordare tantissimi momenti che ho vissuto lì, tra quei vigneti, a tavola con i miei genitori quand'ero più piccola, e le giornate ad osservare come facevano il Friulano (formaggio)... sniff sniff voglio ritornare!!!!
RispondiElimina:-) è una bella terra di persone accoglienti e sorridenti! :-)
RispondiEliminagrazie per averci fatto conoscere una terra di sapori e profumi e sopratutto cosi sorridente che è un piacere vederla
RispondiEliminaSono incantata di fronte a questo "viaggio" virtuale che mi hai fatto fare in questa meravigliosa terra...una pausa caffé davvero alternativa. Complimenti per il bel reportage!
RispondiEliminasimo
Brava Pippi! Post bellissimo :)
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