E’ il giorno dopo.
Lei è lì, con quelle gambe lunghe rannicchiate contro il petto quasi a protezione. Allunga la mano per spegnere la sveglia. Apre gli occhi controvoglia e si guarda intorno cercando qualcosa di familiare : la tenda, la lampada bianca, la boccetta di smalto trasparente appoggiata sul comodino. Certezze. E’ a casa.
Si guarda le mani…piccole…ma adesso sa che non erano quelle, le mani di cui parlava.
E’ il giorno dopo ma non una lacrima è stata versata. Da un mozzicone di sigaretta non ci sono lacrime che possano sgorgare.
E’ ancora immobile nell’angolo di quel letto immenso.
‘ Sono un mozzicone di sigaretta’ pensa. Una sigaretta che prima si desidera e quasi non se ne può fare a meno, la accendi per farla ardere e te la godi avidamente fino all’ultimo respiro per poi gettarla il più lontano da te..incurante di dove andrà a finire.
Si alza. E’ un giorno nuovo e deve lavar via tutto lo schifo che ha fuori e dentro di sé.
E’ una storia che vorrei raccontare. Di donne che si ri-alzano sempre.
Le donne sono come queste belle melette. ‘Rubiconde’, succose, gustose ma tenaci, molto tenaci. C’è tanto da imparare da loro.
Questa volta vi propongo una ricetta che potrei definire della ‘lentezza’ . Oggi, come non mai, ho bisogno di prendermela con calma, di starmene in cucina per godermi il rituale della preparazione e della cottura…
Ovviamente non ho inventato niente ma ho preso questa ricetta da un libro che mi piace molto:Il Grande Libro della Vera Cucina Toscana di Paolo Petroni – Giunti editori.
Ingredienti:
800 gr di polpa di maiale
due spicchi d’aglio
semi di finocchio
4 melette
un bicchiere di brodo
olio extravergine
sale e pepe.
Pestate leggermente i semini di finocchio. Fate rosolare la polpa di maiale tagliata a cubetti in una casseruola con olio, gli spicchi di aglio interi e un cucchiaino di semi di finocchio.
Quando sarà bello colorito …
aggiungete il brodo caldo, regolate di pepe e sale e cuocete lentamente a fiamma bassa per una quarantina di minuti con il coperchio .
Nel frattempo preparate le melette tagliandole in quattro, eliminando il torsolo ma lasciando la buccia.
Trascorsi i 40 minuti circa aggiungete gli spicchi di mela e un pò di brodo se occorre, continuate la cottura sempre a coperchio chiuso …
fino a quando non saranno morbide ma non sfatte…
E’ davvero un secondo piatto vincente.
E adesso mi siedo a tavola e con calma mi gusto questa serata che è tutta mia!
Alla prossima
La vostra Pippi
una bella ricetta per una bella storia ancora da raccontare.. complimenti..
RispondiEliminacomplimenti per la ricetta e per le foto che sono sempre più belle!!!!
RispondiEliminaun accostamento insolito ma mooolto invitante! ;)
RispondiEliminaS^ cara Pippi, le donne hanno la amrcia in più per ripartire,anche se abbattute.
RispondiEliminaChe carine queste melette(annurche)?!Ne sento il profumo ed il saporino in bocca;p
Buona coccolosa serata
Sara
Giovanni grazie hai ragione è una storia ancora da raccontare :-)
RispondiEliminaMax ti ringrazio!!! :-)
Glo83 ;-) profumatissimo !!
Saretta bella si sono annurche ma mi piace chiamarle semplicemente melette perchè sono piccole e succosissime :-) si ci rialziamo ogni volta ! un baciooooo
wow...so io a chi proporlo!! complimenti...
RispondiEliminaCiao o mia scrittrice, fotografa, foodblogger , nonchè amica mia ...
RispondiEliminaLe ricette di Petroni, sono sempre bellissime e buonissime, e poi con le tue foto, sono ancora più belle :))
Bacioneeee
Raffy.. e a me non lo dici?? hheehe
RispondiEliminaAurelia hai ragione è una fonte infinita questo libro!! :-)))))
Grazie, un abbraccio speciale per te
RispondiEliminaElga :-*
RispondiEliminaOgni volta che passo da te resto magicamente incantata dalla ricetta, (e che cucini bene lo immagino) dalle foto (e che fai delle belle foto lo so, lo vedo) ma quello che mi affascina ancora di più sono le parole, che non mi sembrano affatto scritte, ma le sento leggere nell'aria.
RispondiEliminaogni tanto prendere le cose con calma e creare delle bontà come questo maiale fa benissimo! :)
RispondiEliminaabbiamo la staub dello stesso colore :))
Ottima ricetta e dolcissimo racconto. Grazie :)
RispondiEliminaCiao Pippi!!! Le tue melette sono deliziose e questo piatto è molto confortevole e gustoso!! La storia, che dire? Rappresenta in pieno l' aspetto di noi donne che come dici tu, ci rialziamo sempre in piedi (per fortuna!!)...Non vedo l' ora di conoscerti giovedì a Roma!! Un bacione...
RispondiEliminache buonooo...mi gusta propri!
RispondiEliminaPennaeforchetta... grazie tesoro.... davvero grazie di cuore! :-*
RispondiEliminaGio :-) ogni tanto ci vuole hai perfettamente ragione!!! :-)
La cucina di QB :-) grazie!!!
Patrizia vedi come il web non fa che creare magie??? ci vediamo domani alloraaaaa!! :-*
sulemaniche...e sentissi che tenerezza la carne.... ;-) ciaooo
Wonderful meal! It must be delicious!
RispondiEliminaGrazie tesoro, mi strappi sempre un sorriso... non vedo l'ora di sentire la storia che hai ancora da raccontare...
RispondiEliminaCiao tesoro bello!!! Quanto mi piacerebbe avere tempo da dedicare alla cucina... Ultimamente sono sempre di corsa. Mi manca pensare a qualcosa di buono e poi realizzarlo (o almeno provarci) con calma con tutto il tempo che richiede!
RispondiEliminala ricetta è bellissima come le foto e le tue parole... vien voglia di leggere tutta la storia!!!! Io aspetto fiduciosa perché so che prima o poi la leggerò!!!
Un bacio e in bocca al lupo per domani!!!! giulia
Angie thank you!!! :-)
RispondiEliminaValentina è una storia a lieto fine... :-)
Giulia cara capisco benissimo che periodo stai attraversando...vedrai poi le cose si calmeranno :-) la storia la sto 'scrivendo'... :-* un abbraccio forte forte!!!
Ma quanto sei brava e quante ne sai. Baci Francesco
RispondiElimina....l'amore è sempre rischio....si perde sempre qualcosa quando si ama...succede di acquisire talvolta e talvolta di dare così tanto sino a perdersi....e quando sembra che non c'e' piu' niente da ritrovare....ritrovi te stessa...amandoti. Moolto bello il racconto! ann...a.
RispondiEliminauna presentazione straordinaria, complimenti!! e un piatto favoloso
RispondiEliminache bellezza questo post e che parole... la ricetta mi piace un sacco :-) complimenti
RispondiEliminagreat recipe,beautiful photos!
RispondiEliminaChe belle questo foto Pippi, ogni passaggio è un tassello d'arte :-)
RispondiEliminaBuono! E Bello! Praticamete perfetto sotto ogni punto di vista!
RispondiEliminaBellissimo post, a presto!
RispondiEliminaciao Pippi, sono tornataaaaa e stavolta spero in pianta un po' più stabile, se passi da me leggi le novità....
RispondiEliminaTu sei sempre più brava come cuoca e come fotografa, davvero è un piacere leggere il tuo blog! Un abbraccio forte forte e alle prossime ricette...
questo spezzatino mi sembra divino!:D fa anche rima!:D lo devo assolutamente rifare!
RispondiEliminabaci!