lunedì 23 luglio 2018

La Ribollita ( a modo mio )


La ribollita (a modo mio)
(In questo servizio: piatti, ciotolina, oliera di Virgina Casa)

Il caldo non riesce a fermare la mia voglia di zuppe. E' più forte di me. 
Le gusto tiepide, tiepide dopo che si sono ben riposate, addensandosi un pochino, consentendo ai vari sapori di assestarsi tra di loro.
Pane raffermo oppure riso integrale o farro, sono i miei complementi preferiti, i legumi non mancano mai e ora che ho dei pomodorini dolcissimi, in vaso, li aggiungo sempre, poco prima della fine cottura in modo che rimangano piuttosto integri senza alterare la loro dolcezza.

Effettivamente non 'ribollo' la zuppa (soprattutto in estate), a meno che non ne avanzi per il giorno dopo, eventualità piuttosto rara a casa mia. 

Ve la lascio semplice semplice, così com'è, l'unica mia accortezza, quando la preparo, è quella di non stracuocere gli ingredienti, aggiungendoli in tempi diversi, in modo da preservarne consistenza e colore.
A presto
Pippi


La ribollita (a modo mio)

Ingredienti per 4 persone:

(tempo cottura circa 40 minuti)

2 carote
3 o 4 gambi di sedano
3 o 4 zucchini
2 cipolle di Tropea
200 g di polpa di zucca
150 g di fagiolini
1 mazzetto piccolo di bietoline
1 mazzetto piccolo di cavolo nero
1/4 di testa di verza
due  manciate di pomodorini
300 g di ceci lessati
300 g di borlotti lessati
foglie di basilico
brodo vegetale o acqua q.b.
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
pane raffermo


La ribollita (a modo mio)

Procedimento:

- per prima cosa occupiamoci dei legumi: ho la buona abitudine di preparare regolarmente una buona quantità di legumi (soprattutto ceci e fagioli) mettendoli a bagno un giorno intero, cambiando acqua di frequente e poi lessandoli in casseruole separate con delle erbette aromatiche (tipo rosmarino, timo o salvia e uno spicchio d'aglio o uno scalogno ) e salandoli quasi a fine cottura. 
Una volta cotti, li condisco con un filo di olio e li suddivido in piccoli contenitori, adatti al freezer e che possono andare poi direttamente nel microonde, congelandoli con il loro liquido.
 In questo modo li avrò sempre a disposizione, aggiungendoli di volta in volta in piatti diversi: dalle zuppe, ai primi asciutti, ai contorni, ai secondi etc.

- pulite tutte le verdure e poi lavatele molto bene: raschiate le carote e tagliatele a rondelle o a dadini, affettate le coste di sedano (meglio se quelle tenere più centrali),  spuntate gli zucchini e i fagiolini tagliandoli a pezzetti, sbucciate le cipolle e tagliatele a spicchi, dividete la polpa di zucca a cubotti. 
Lavate le bietoline e spezzettatele con le mani, lo stesso fate per il cavolo nero eliminando il costone centrale, per quanto riguarda la verza, affettatela prima con un coltello affilato e poi sciacquatela molto bene sistemandola dentro un colapasta.

- in una casseruola capiente scaldate qualche cucchiaio di olio, fatevi rosolare la cipolla senza che imbiondisca, poi aggiungete le carote, il sedano e la zucca, insaporitele bene e versatevi parte del brodo, in modo che ne siano coperte, regolate di sale. Cuocete per alcuni minuti poi unite gli zucchini i fagiolini, la verza e il cavolo nero, aggiungete altro brodo bollente e proseguite la cottura. Quando mancheranno dieci minuti alla fine, unite le bietoline, i pomodorini ben lavati, i legumi e qualche foglia di basilico. In totale la zuppa dovrà cuocere in circa 35/40 minuti.
Non coprite con il coperchio, durante la cottura, soprattutto dopo che avrete introdotto gli ingredienti a foglia verde; tenetevi sempre del brodo caldo a portata di mano da aggiungere nel caso il liquido evaporasse troppo o semplicemente per regolarvi in base alla densità desiderata.

- nel frattempo tagliate il pane raffermo a dadini, conditeli con un filo d'olio e una spolverata di pepe nero, fateli tostare in forno sotto il grill oppure in una padella per alcuni minuti e tenete da parte.

- servite la zuppa, tiepida, nelle ciotole individuali, con i dadini di pane tostato, condite con un filo d'olio del pepe macinato fresco e qualche fogliolina di basilico.


La ribollita (a modo mio)









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mercoledì 18 luglio 2018

Torta salata di patate, fagiolini e salmone



torta salata di fagiolini, patate e salmone

Le cicale si sono svegliate solo da qualche giorno qui, con l'arrivo del sol leone, probabilmente.

Mi mancava, in effetti, qualcosa che completasse l'atmosfera estiva di questi giorni: il blu cobalto di un cielo finalmente pulito da ogni traccia di umidità, il profumo delicato di un sottobosco domestico e il mare che, da poco lontano, rimescola l'aria di saporita salsedine.
E poi, le cicale, con il loro canto d'amore.

Quest'oggi una torta salata con un ripieno morbido: patate, fagiolini, del mio orto, e un bel pezzo di salmone fresco, unica velleità che mi sono concessa, la panna acida che adoro ma che potete tranquillamente omettere.
In un attimo vi troverete in tavola un piatto leggero e completo.
Per il caldo? Preparatela la sera per il giorno dopo, sarà ancora più buona. 
Questa volta ho racchiuso la farcia con un guscio di pasta brisé ma potete anche semplicemente oliare e spolverare di pangrattato la pirofila,  sostituire il salmone fresco con delle acciughe e al posto del prezzemolo, se lo avete pronto, qualche cucchiaiata di pesto.


torta salata di fagiolini, patate e salmone
(teglia e piatto Villa D'Este Home Tivoli)

Ingredienti
1 rotolo di pasta brisé
350 g di patate
250 g di fagiolini freschi
200 g di salmone fresco 
150 g di panna acida
50 g di pecorino romano grattugiato
2 uova
prezzemolo
1 spicchio d'aglio
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
pangrattato q.b.


torta salata di fagiolini, patate e salmone
(piatti Villa D'Este Home Tivoli )

Procedimento.
- preriscaldate il forno a 200° C.
- pelate le patate e spuntate i fagiolini già lavati, cuoceteli a vapore mettendo nel cestello, per prime, le patate a pezzi, passati 10 minuti di cottura, aggiungete anche i fagiolini, cuocete per una mezz'oretta in tutto.
- passate le patate nello schiaccia patate e ricavatene una purea, tagliate i fagiolini a tronchetti, tritate il prezzemolo con lo spicchio d'aglio a cui avrete tolto l'eventuale germoglio centrale.
- nello stesso cestello dove avete cotto le verdure, cuocete anche il filetto di salmone a cui avrete tolto la pelle con un coltello ben affilato. Basteranno una decina di minuti, dopodiché, sbriciolatelo in un piatto eliminando le lische se presenti.
- in una ciotola riunite le patate schiacciate, il prezzemolo e l'aglio tritati, la panna acida, il pecorino grattugiato, i fagiolini, lasciandone alcuni per decorare la torta, il salmone sbriciolato e le uova. Mescolate bene il tutto, regolate di sale e pepe e se l'impasto dovesse risultare troppo umido, unite del pangrattato.
- ungete con poco olio la pirofila, stendetevi la pasta brisé, bucherellate il fondo, cospargete anche questo con una spolverata di pangrattato, versatevi la farcia, livellatela, guarnite con i fagiolini rimasti, un cucchiaio di pecorino e un filo d'olio, fate ricadere i bordi della pasta verso l'interno ed infornate subito.
- cuocete per circa 40/50 minuti (ma dipende da come lavora il vostro forno)

torta salata di fagiolini, patate e salmone
(insalatiera e piattino Villa D'Este Home Tivoli)

torta salata di fagiolini, patate e salmone
(teglia Villa D'Este Home Tivoli)

Servitela tiepida o a temperatura ambiente accompagnandola con una delicata insalata di pomodorini.

torta salata di fagiolini, patate e salmone



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lunedì 9 luglio 2018

Brodetto di Porto Recanati - "Brodetto Mon Amour ! " -


Brodetto di Porto Recanati ( blog)-2-2

Pesce, pesce e ancora pesce nel mio ultimo libro, Brodetto Mon Amour! freschissimo di stampa (Trenta Editore ).

Navigando di costa in costa, passando dall'Adriatico al Tirreno, abbiamo raccolto tante belle ricette di zuppe di pesce che, se pur con dialetti differenti, raccontano, con la stessa lingua, una parte importante della storia culinaria del nostro paese: una cucina popolana e popolare (nel più bel significato del termine), nata sui pescherecci, dedita alla convivialità e così densa di colori, profumi e tradizioni.

Celebrare il brodetto nostrano non significava però dimenticarci di quelli, altrettanto speciali, tipici di molti paesi del mondo.
Quindi, in un viaggio ideale attraverso mari lontani, dalla Finlandia alla Thailandia, abbiamo scelto una manciata di zuppe di pesce che sono chiara espressione delle eccellenze culinarie dei loro rispettivi paesi.

Dato che ogni libro è però il frutto di un lavoro condiviso, di competenze e professionalità ben distinte ed indispensabili per un risultato di successo, non posso non dire grazie a Francesca Monaco, autrice marchigiana, per aver scritto un'introduzione così appassionata in cui racconta anche attraverso ricordi personali, la storia e le curiosità intorno al brodetto, a Massimo di Cintio, giornalista abruzzese, per la sua amabilissima prefazione in cui sottolinea la complessità di sfumature di un piatto, apparentemente semplice, come il brodetto, che, come lui sottolinea, 'più di ogni altra cosa, rappresenta un fatto identitario'. 

Grazie infine, di vero cuore, a Barbara Carbone, il mio editore, a Maddalena Baldini e al grafico Mariapaola Bossini per le loro intuizioni, e perché averle al mio fianco mi permette di lavorare con serenità. E' come dormire tra due, anzi tre, cuscini!
💓
Il libro è già disponibile nelle migliori librerie, oppure potete ordinarlo su Amazon.it.

Brodetto mon amor!

Brodetto di Porto Recanati

Ingredienti per 4/6 persone:

1,5 kg di pesce misto, pulito (seppie, triglie, gallinella, filetti di merluzzo, tranci di rana pescatrice, sogliola, cicale di mare )
300 ml di brodo di pesce
1 piccola cipolla
1 busta di zafferano
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere di acqua bollente
1 pugnetto di farina
olio extravergine d'oliva
sale

Procedimento:

Tagliate ad anelli o a striscioline le seppie, sfilettate le triglie, le gallinelle, spellate le sogliole ed incidete i gusci delle cicale.
Tagliate a pezzi regolari i pesci più grandi in modo che possano avere una cottura uniforme e asciugateli con carta da cucina.

Tritate finemente la cipolla, fatela imbiondire in una casseruola con 3 cucchiai di olio extravergine; quando sarà diventata trasparente, unite le seppie, rosolate e poi sfumate con un po' di brodo caldo. Sciogliete lo zafferano nel brodo rimanente, versatelo nella casseruola sopra le seppie e aggiustate di sale.
Chiudete con il coperchio e lasciate sobbollire dolcemente per 15 minuti.

Nel frattempo, infarinate i pesci, salateli leggermente e in un'altra casseruola disponeteli a strati, mettendo alla base i pesci dalla carne più soda e sopra quelli più delicati (sogliola, triglia e cicale).

Posizionate in alto le seppie e il loro brodo, unite anche il vino bianco, il mezzo bicchiere di acqua bollente e cuocete per altri 15 - 20 minuti, senza mai mescolare i pesci per non romperli, ma scuotendo la casseruola di tanto in tanto, in modo da evitare che si attacchino al fondo.

A fine cottura, aggiungete qualche fogliolina di prezzemolo e servite con crostini di pane abbrustolito.

Brodetto di Porto Recanati - Trenta Editore web-6203
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venerdì 6 luglio 2018

Torta salata di spinaci e guanciale


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Quante volte in queste ultime settimane ho preso in mano il blog tentando di finire di scrivere questo post. 
Sono i piccoli inciampi quotidiani che ogni tanto accadono mentre siedo alla mia scrivania pensando, con soddisfazione, di essere riuscita a ritagliare un'oretta di tempo solo per me.

Serve del tempo infatti per raccogliere le idee e raccontare, per esempio, di come stai cambiando da quando, un pomeriggio di un anno fa, al culmine di un periodo tremendo per la tua schiena malandata, facesti una promessa a te stessa.
Sul prato di casa, seduta a gambe incrociate, non senza difficoltà, in un cerchio ideale fatto di una manciata di amiche, tra cui Monica, una brava insegnate yoga, per gioco o per davvero (ti ci sei aggrappata con le ultime forze a tua disposizione), con gli occhi ancora chiusi e i palmi delle mani che si sfioravano di fronte al petto, il cuore grato e pieno di emozioni, seguendo le parole dell'insegnante, gettasti quel 'semino' in un terreno soffice e fertile. 
Da allora, ogni singolo giorno, curi e nutri quel semino che nel frattempo è cresciuto e che, attraverso la pratica yoga quotidiana, ti sta aiutando a ritrovare un 'centro' che fino ad un anno fa te lo sognavi.

Serve tempo per tutto, però, anche solo per gustarmi il mio blog, lo specchio su cui mi rifletto da oltre 10 anni, nel bene e nel male:  io, così come sono, mai titolo fu più calzante.

P.S. avete notato il look rinnovato e pieno di freschezza grazie al mio angelo custode Sara Bardelli?

Ed ora la ricetta. E' una torta salata molto 'easy' che faccio spesso e chi mi è vicino conosce molto bene.
A presto
Pippi

torta di spinaci e guanciale web-7184

INGREDIENTI per uno stampo da circa 26 cm di diametro:

Per la pasta:

350 g di farina 0
30 g di burro freddo
40 g di olio extravergine d'oliva
sale 
acqua fredda q.b. 

Per la farcia:

1 o 2 cipollotti di Tropea
800 g / 1 kg di spinaci freschi
100 g di guanciale a dadini
60 g di pecorino romano grattugiato
2 cucchiai di ricotta di pecora
1 mazzetto di prezzemolo
olio extravergine d'oliva q.b.
sale e noce moscata
pangrattato q.b.

Procedimento:

* Per prima cosa prepariamo la pasta che dovrà riposare almeno una mezz'ora prima di essere stesa in una sfoglia sottile.
- in una ciotola capiente mettete la farina 0 con un pizzico di sale, unite i dadini di burro e iniziate a sfregare, tra le dita, il burro con la farina, per ottenere un impasto con delle briciolone, versate, a filo, l'olio e lavorate sempre in questo modo. Aggiungete l'acqua, un cucchiaio o due alla volta, impastando con le mani fino a quando otterrete un composto bello uniforme. Trasferite l'impasto su una spianatoia in modo da lavorarlo meglio.
- sistemate la palla di impasto sulla spianatoia coperta da una ciotola capovolta e lasciate che riposi almeno 30 minuti. 

** Mentre la pasta riposa, occupiamoci della farcia.
- sbucciate i cipollotti e tritateli molto bene
- lavate gli spinaci e lessateli in poca acqua bollente salata, poi scolateli, strizzateli bene una volta che si saranno leggermente intiepiditi e tritateli a coltello.
- in una padella fate scaldare 2 cucchiai di olio, unitevi il trito di cipolla, cuocete a fiamma dolcissima per alcuni minuti, dopodiché unite anche il guanciale a dadini che dovrà rosolarsi delicatamente.
- aggiungete all'intingolo gli spinaci tritati, rimettete la padella su fiamma moderata e  lasciate che se ne insaporiscano.
- trasferite la farcia in una ciotola e fate raffreddare, poi insaporite con la noce moscata, il pecorino romano, la ricotta di pecora e il prezzemolo tritato. Mescolate bene e tenete da parte.

*** Adesso assembliamo la torta mentre il forno si riscalda a 170/180° C.
- dividete la pasta in due parti di cui una leggermente più grande dell'altra e stendetele molto sottilmente.
- ungete una teglia da crostata con fondo amovibile, rivestite il fondo con il disco di pasta più grande, lasciando che i lembi sbordino verso l'esterno, bucherellate la base con i rebbi di una forchetta e cospargete con un velo di pangrattato.
- riempite il guscio con la farcia che distribuirete aiutandovi con una spatola.
- ricoprite con il disco di pasta più piccolo, anche questo ben bucherellato e rialzate i lembi adagiandoli sopra il disco di pasta che fa da coperchio.
- in una ciotolina emulsionate 2 o 3 cucchiai di olio con poca acqua e un pizzico di sale, spennellate la generosamente questa sulla torta ed infornate.
- cuocete per circa 35/40 minuti (dipende dal forno) .


torta di spinaci e guanciale web-7180
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