venerdì 14 aprile 2017

Vellutata di carote e topinambur alla curcuma


Vellutata di carote e topinambur


La cosa che mi piace di più delle feste comandate, vivendo in un piccolo quartiere residenziale, è che se da una parte le scuole si svuotano, dall'altra, i giardini dei miei vicini si riempiono di bambini.
La mattina, quando tutto il resto tace, ed anche i taglia erba sono a riposo nei bugigattoli, con la pancetta bella piena di latte e biscotti, i bimbi si divincolano dalle mani delle nonne per sgusciare fuori dalle cucine e riversarsi nei prati. Ah, che meraviglia!
Capita infatti che, mentre sei intenta a stendere i panni, ti accorgi che, dall'altra parte della siepe, anche se non riesci bene ad intravederli a causa del fitto intrico di rami, delle vocine stanno impartendo i ruoli di una nuova avventura : "facciamo che io ero .... e che tu eri.....". 
Confabulano, non proprio sotto voce, un vero e proprio assalto, con tanto di spade e bastoni, maschietti e femminucce insieme, non si fa distinzione, qui 'combattono' tutti, poi, all'improvviso, si leva un sonoro e con qualche erre zoppicante: "all'alembaggiooooo!!!", urlato con tutto il fiato in gola, dal più piccolo della ciurma che avrà, sì e no, tre anni!  Uno spasso! 

***

Una vellutata di carote per un post, pre-pasquale, mi direte voi,  non fa certo primavera. Verissimo.
Me ne scuserete ma è talmente buona, semplice e salutare, che non potevo non pubblicarla. Tra l'altro, con la scusa di dover sostituire le patate, che in questo periodo non posso mangiare nella maniera più assoluta, consigliata dal mio fruttivendolo, ho dato una chance al topinambur, bruttino ma buono.
Il suo gusto non si avvicina nemmeno lontanamente a quello della patata, piuttosto a quello del carciofo, ma decisamente più delicato. Quando lo pelate, se non lo cuocete immediatamente, tende ad ossidarsi e scurirsi, esattamente come il carciofo quindi, tenete sempre a disposizione un limone tagliato a metà per strofinarlo sulla radice pelata oppure immergete i topinambur in acqua acidulata. 
Curcuma e semi di canapa sativa sono il completamento ottimale per questa vellutata dal gusto gentile e raffinato, lo yogurt greco lo metterei ovunque ora che sono a dieta, però se preferite un sapore più deciso (e con qualche caloria in più) la panna acida ci sta da dio! 

Buona Pasqua miei cari lettori, che vi porti serenità e amore!


vellutata di carote e topinambur

Ingredienti:

600/700 g di carote
3 o 4 topinambur
1 porro
250 ml di latte
350 ml di brodo vegetale ( considerate sempre del brodo in più per regolare la consistenza della vellutata dopo averla frullata)
1 cucchiaio di curcuma in polvere
2 rametti di timo
olio extravergine d'oliva
sale
per guarnire:
yogurt greco al naturale
semi di canapa sativa (decorticati)

carote e topinambur

vellutata di carote e topinambur

Procedimento

- Pulite il porro, tagliatelo a rondelle e lavatelo molto bene in acqua corrente.
- Pelate le carote e tagliatele a rondelle, pelate i topinambur e tagliateli a dadini.
- In una casseruola fate scaldare un paio di cucchiai di olio, fatevi appassire dolcemente il porro, mescolando e salandolo leggermente, poi aggiungete le carote e il topinambur, lasciate che si insaporiscano per qualche istante a fiamma moderata.
- Bagnate con il latte e il brodo, profumate con qualche fogliolina di timo e con la curcuma. cuocete per una ventina di minuti, o fino a quando le carote non saranno diventate tenere.
- Frullate con un mixer ad immersione regolando la consistenza in base al vostro gusto personale, per cui tenete sempre da parte del brodo vegetale da aggiungere nel caso la vellutata risulti troppo densa.
- Servite nelle ciotole e condite con un paio di cucchiai di yogurt e una spolverata di semi di canapa sativa.

vellutata di carote e topinambur

Alla prossima ricetta
Pippi



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martedì 11 aprile 2017

Tapenade al cioccolato e il mio libro "Le stagioni del cioccolato" - Trenta Editore -


Le stagioni del cioccolato di Laura Adani - Trenta Editore

E' proprio vero che c'è un tempo per ogni cosa.
Non un attimo prima, né un attimo dopo, come nelle favole più belle.

Incontri casuali che si trasformano in collaborazioni fortunate e amicizie affettuose ( I Fiori di Zucchero  di Lorella Magni), ritratti scattati un po' per gioco a chef e scrittori importanti che, a distanza di tempo, si ricordano di te e ti 'aprono' la strada ( Rosso di Gusto di Silvia Baracchi) o ti regalano una prefazione da urlo ( Massimo Roscia), proposte di lavoro inusuali, che sbucano come un raggio di sole proprio quando pensi stia andando tutto a rotoli ( Un po' di sale in zucca) e poi, finalmente, il mio libro, Le Stagioni del Cioccolato, arrivato come la ciliegina sulla torta, grazie a Trenta Editore,  proprio quando avevo deciso di dare una svolta alla mia vita. 
La vita è fatta così, di percorsi il più delle volte tortuosi, è vero, persino di battute d'arresto inaspettate e riprese faticose ma, ed è qui che sta il bello, anche di discese e rincorse a perdi fiato. Non sarebbe interessante se fosse diversa da com'è.
E così, tra mille peripezie, alla metà di febbraio sono riuscita a terminare la prima bozza del libro.
Ci siamo fatti compagnia per mesi dentro quel piccolo studio che ha ancora il sapore del cioccolato intriso nelle pareti. Abbiamo mangiato gelato ai lamponi ad ottobre e pastiera a Natale, abbiamo rispolverato le ricette di mia madre lottando per la mancanza di pesi e misure e fatto 'coincidere' una sontuosa torta a strati per festeggiare compleanni importanti.
Insomma, è come se, la stesura del libro, avesse seguito, passo dopo passo, la vita della nostra famiglia e la nostra vita avesse assecondato la crescita del libro, in un tutt'uno.


Non mi resta che regalarvi una ricetta tratta dal libro e darvi appuntamento a Milano a Tempo di Libri ( Rho Fiera ) il 20 aprile intorno alle 15, cucineremo qualcosa insieme e faremo una bella chiacchierata, non vi nascondo che sono un bel po' emozionata, la vostra compagnia mi riscalderà il cuore, vi aspetto.
Baci a tutti.


Tapenade al cioccolato - Le Stagioni del Cioccolato - Trenta Editore -

Ingredienti:
150 g di olive verdi denocciolate (ho utilizzato le olive di Cerignola)
60 ml di olio extravergine d'oliva
30 g di cioccolao fondente al 62% di cacao
4 filetti di acciuga sott'olio
3 cucchiai di capperi
1 mazzetto di prezzemolo
1 cucchiaio di pepe rosa in salamoia

Procedimento
Mettete nel mixer le olive, i capperi, le acciughe, qualche foglia di prezzemolo e l'olio. 
Attivate ad intermittenza, avendo cura di non ridurre troppo in crema il composto ma conservando una consistenza piuttosto granulosa. 
A parte con un coltello ben affilato, tritate il cioccolato fondente e il prezzemolo.
Trasferite la tapenade in una ciotola e mescolatela con il cioccolato, altro prezzemolo e  con le bacche di pepe rosa.

cioccolato di modica 

Alla prossima ricetta
Pippi




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