Impastare mi dà sempre un senso di quiete.
Credo che fondamentalmente derivi da qualcosa di ancestrale…la mia bisnonna paterna, Maria, faceva il pane per tutti, così mi raccontano. Aveva una grande madia, sempre piena di farina e palle di pasta morbida che lievitavano al tepore del legno e, a chiunque passasse, offriva pane e un bicchiere di lambrusco.
All’epoca, anni trenta, portava vestiti lunghi che servivano soprattutto come ‘riparo’ per mio papà. ‘ Vén ghi, vén ghi’ gli diceva e lui, birichino che non era altro, correva verso di lei nascondendosi sotto quello strato di gonne e grembiuli che sapevano di farina e lievito, un posto rassicurante per non essere messo in castigo.
Vivevano a Palanzano in una grande casa, me la immagino a volte…con la luce che filtra dalle finestre, le tendine di pizzo, il grammofono in bella vista nella sala da pranzo, il marito, Ferdinando, che scrive musica, papà che gioca nell’aia con la sua macchinina da corsa di legno … e non so come mai, in alcune foto, aveva forse 2 o 3 anni, appare seduto su quella macchinina– giocattolo, addirittura vestito da bambina, che a stento lo si riconosce.
Originale famiglia, la mia.
Maria passava molto del suo tempo in quella cucina immensa con il camino a parete e badava alla sua famiglia numerosa sempre sorridente, bella florida nelle forme e battagliera come solo una donna può esserlo.
Oggi mi ritrovo nella mia cucina, non c’è il camino, e nemmeno una famiglia numerosa, è vero, ma la luce filtra dalle finestre ora come allora e cade sul piano imbiancato dalla farina. Affondo le mani in questo impasto che sa di buccia d’arancia, uova e burro e mentre impasto lentamente, la mente si perde in ricordi.
E il mio cuore? Lui invece ama. Ama. Ama. Ama. Ama.
Ingredienti
500 g farina 0
150 g burro ammorbidito tagliato a pezzetti
2 uova sbattute
2 arance il succo e la buccia grattugiata
60 g pinoli
60 g fichi secchi a pezzetti
60 g pinoli leggermente tostati
50 g nocciole leggermente tostate
15 g lievito di birra fresco
2 cucchiai di acqua tiepida
1 pizzico di sale
In una padellina antiaderente tostate i pinoli e le nocciole.
Grattugiate la buccia delle due arance e spremetene il succo raccogliendolo in una ciotola.
Unite nel succo di arancia l’uvetta, i fichi secchi a pezzetti e la buccia grattugiata. Fate riposare per una notte.
In un bicchiere mettete i due cucchiai di acqua tiepida in cui sbriciolerete il lievito e poi mescolate per farlo sciogliere.
In una ciotola mettete la farina con il sale, aggiungete il burro a pezzetti e lavoratelo con le dita fino ad ottenere un impasto granuloso. Fate una conca nel centro della farina, aggiungete le uova sbattute, l’uvetta con il succo d’arancia, il lievito. Impastate bene fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Se necessario aggiungete altra farina.
Formate una palla sistematela in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar lievitare in un luogo riparato fino al raddoppio.
Rimettete l’impasto su una spianatoia infarinata, distribuite sopra i pinoli e le nocciole tostate e iniziate ad incorporarle con delicatezza. Ungete una teglia, mettete l’impasto schiacciandolo leggermente. Coprite con un telo e lasciate lievitare per un’ora circa.
Infornare a 180° per 35/40 minuti.
Servire spolverando con zucchero a velo.
ingredients
500 g flour 0
150g softened butter, cut into small pieces
2 eggs, beaten
2 oranges juice and zest
60 g pine nuts
60 g dried figs into small pieces
60 g pine nuts, lightly toasted
50 g lightly toasted hazelnuts
15 g fresh yeast
2 tablespoons of warm water
1 pinch of salt
In a non-stick pan toasted pine nuts and hazelnuts.
Grate the peel of two oranges and squeeze out the juice collecting it in a bowl.
Put the raisins, the dired figs cut into small pieces and the grated zest in the orange juice, and let rest for a night.
In a glass put two tablespoons of warm water where you put the fresh yeast and stir to melt it .
In a bowl place the flour with the salt , add the butter and knead with your fingers until the mixture is grainy . Make a hollow in the center of the flour, add the beaten eggs , raisins, figs and the orange juice, the yeast and knead well until the dough is soft but not sticky . If necessary, add more flour .
Form a ball and place it in a bowl , cover with plastic wrap and let rise in a sheltered place until doubled.
Put the dough on a floured surface , spread over the pine nuts and roasted hazelnuts and begin to incorporate them gently. Grease a baking sheet , place the dough lightly crushing . Cover with a towel and let rise for about an hour .
Bake at 180 degrees for 35 /40 minutes.
Serve sprinkled with icing sugar
with love
Pippi
Che delizia.
RispondiEliminaIo impazzisco di fronte alla magia dei lievitati, ci affonderei le mani per ore :)
Foto meravigliose, naturalmente, ma questa volta è il tuo racconto che mi ha fatto sognare.
Ciao Laura
Evviva l'amore. l'amore può tutto.
RispondiEliminaGiuseB
Il racconto è molto bello, le foto pure e la ricetta sublime!
RispondiEliminaCinzia
Un racconto magico, come il tuo pan dolce :) <3
RispondiEliminaQuesto pane dolce è qualcosa di meraviglioso! Guardando le tue foto, poi, sembra quasi di poterci affondare veramente le mani per godere di tutta la bellezza dell'impasto di un lievitato così speciale!
RispondiEliminaMi è venuta anche un po' di nostalgia della mia nonna...
Un abbraccio
Il tuo racconto mi ha commossa perché penso a quando ero bambina e mi dispiace non aver apprezzato allora le dolci mani delle mie nonne quando preparavano squisiti manicaretti.
RispondiEliminaRicetta ottima....foto bellissime
A presto Debora
Già lo ero nostalgica oggi, adesso poi mi hai fatto commuovere!!! Sei davvero una donna SPETTACOLO tu!!! Tu e le tue ricette….ovviamente sorvolo sulle foto a dir poco perfette ai miei occhi! Pan dolce e già mi sento a casa!!!
RispondiEliminaEcco l'ingrediente magico che fa lievitare tutto... il cuore. Se ama, irradia amore. E davvero non c'è bisogno d'altro.
RispondiEliminaMi mancano i nonni, o meglio, mi manca viverli. Vorrei averli qui ancora oggi, parlargli come forse non ho mai fatto... restano ricordi, quelli nessuno li porta via, ma la presenza a volte è così importante...
Questo Pippi cara lo faccio, lo faccio, lo faccio. Giuro che lo faccio! Domenica mattina immaginami nella mia cucina lillipuziana con le mani in pasta...
RispondiEliminati adoro
simo
Giuro che lo faccio anch'io, cascasse il mondo. Niente camino neppure qui ma un cuore grande che ama c'è. Nostalgia dei nonni, mamma che nostalgia...
RispondiEliminaTi abbraccio forte
ma quanto può essere grande il nostro cuore per contenere tutto questo amore che doniamo e doniamo non solo di persona ma anche qui su questo immenso web?
RispondiEliminaBelli i tuoi racconti, Lauretta, buono e profumato il tuo pane, si sente anche da qui, e fantastiche le tue foto.
Un abbraccio
sto sbavando di voglia per il dolce e di invidia per le foto come al solito!!
RispondiEliminaCiao
Cris
Stunning presentation and recap!
RispondiEliminaHands in this dough requires true passion..you have it!!!
***joe
oltre il racconto bellissimo mi hai fatto venire voglia di impastare tutti questi ingredienti....grazie per questa ricetta.
RispondiEliminaciao katia
Che bello! Lo vedo solo ora..
RispondiElimina