venerdì 27 luglio 2012

Cake di albicocche e olio di oliva- Apricot cake with olive oil

(english translation at the end of the post)

Riflettevo stamattina che per raggiungere il mio ufficio percorro sempre la stessa strada, quattro volte al giorno. Un percorso breve per fortuna, la maggior parte del quale tra piccole strade di campagna con le siepi delle case che esplodono fuori dai recinti. Potrei farla ad occhi chiusi, conosco i dossi, le curve, gli incroci, la discesa breve ma ripida che passa sotto la ferrovia e che mi diverto a prenderla al volo per sentire la pancia che salta su, il piccolo tabacchino nell’angolo dove c’è sempre qualcuno seduto all’ombra, sugli scalini o il negozietto di alimentari dove trovi di tutto.

E poi c’è lui.

Lentamente pedala sulla sua bicicletta, anche quella vecchia e arrugginita, carica di sacchetti non ben identificabili. Porta un cappello di paglia logoro, pantaloni larghissimi, pieno di rughe, un pò trasandato...ma bello. Bello da matti. Bello che vorrei avere il coraggio di fermarlo invece di superarlo con la mia auto cercando di guardarlo furtivamente perchè non se ne accorga.

Non so  da dove venga né dove vada. So solo che le nostre vite si ‘sfiorano’ sempre nello stesso punto dove la strada fa una curva ad S: una volta va e una volta torna….proprio come me.

Un amico mi ha detto stamattina: “fotografalo, chiedi se puoi…”, sono sicura che mi dirà di no.

Sole

Una torta che sa di campagna proprio come quella in cui vivo, dove il giorno senti le cicale e la sera ascolti i grilli. Non esiste un altro luogo dove vorrei essere adesso. Giuro.

Ingredienti:

200 gr farina 00

2 uova

150 gr zucchero di canna

100 gr olio extra vergine

4 o 5 albicocche

un pizzico di sale

1/2 bustina di lievito

Procedimento:

Lavate e asciugate le albicocche. Tagliatele a metà e poi a fettine.

In una ciotola mescolate le uova con lo zucchero di canna ed aggiungete l’olio continuando a mescolare. Aggiungete un pizzico di sale e delicatamente incorporate la farina setacciata con il lievito ottenendo un composto consistente non troppo liquido.

Imburrate una teglia antiaderente e versate il composto. Coprite la superficie con le fettine di albicocca. Infornate a 160° per 25 minuti.

E’ buonissima da servire tiepida con le albicocche che si sciolgono teneramente in bocca.

Apricot cake with olive oil.

Ingredients:

200 gr flour

2 eggs

150 gr brown sugar

100 gr extra virgin olive oil

4 or 5 apricots

a pinch of salt

1/2 packet of baking powder

Wash and dry apricots and cut them in slices.

In a bowl mix the eggs with brown sugar. Add olive oil mixing constantly. Add a pinch of salt and the flour sifted with baking powder.

Butter a baking dish and pour the mixture. Put the apricot slices on the top and bake at 160° for 25 minutes.

Serve it  warm, it’s fantastic!

Alla prossima

la vostra Pippi

Occhiolino

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lunedì 23 luglio 2012

Fichi al vapore con riduzione al passito

(english version at the end of the post)

Una notte insonne, ma stamattina per fortuna il vento si è placato, poco a poco… e tutto è tornato immobile, come spossato per la lotta notturna.

Ha spazzato via tutte le foglie secche dagli alberi e i frutti più deboli sono precipitati sul prato. Il finocchietto selvatico si è definitivamente sdraiato sull’aiuola odorosa e i petali delle ortensie sono sparpagliati ovunque. Ho trovato foglietti che arrivano chissà da dove e il mio pareo blu è andato a finire sulla pergola del kiwi.

Anche le nuvole sono state stiracchiate via ma il cielo adesso è di un blu profondo e  l’aria è tersa e leggera.

Quando ho spalancato la finestra della cucina, stamattina, ho avuto un attimo di scoramento…..ma poi ho rimesso tutto in ordine: ho spazzato il pavimento dagli aghi di pino e foglie secche, ho sistemato i cuscini nel salottino, ri-messo la stuoina e le mie candele sul tavolo e appesa al trave la gabbia con gli uccellini.

Ho preparato il caffè e apparecchiato in veranda per la colazione, come tutte le mattine.

E’ come nella vita…alla fine tendo sempre a ‘riportare’ le cose ad un ‘ordine’ che mi dia quel poco o quel tanto di serenità e certezza.

Occhiolino 

p.s. ‘ordine’ nel senso lato del termine visto che sono tutto, tranne ordinata…lo dico per le mie amiche che altrimenti potrebbero preoccuparsi per niente Con la lingua fuori

Anche oggi una ricetta semplice ma, vi assicuro, di grande effetto. Una cottura al vapore velocissima e poco aggressiva che mantiene intatte tutte le proprietà dei fichi con quel tocco ‘chic’ dato dalla riduzione al passito e il ‘picciolo’ fatto di cannella.

Ingredienti:

8 fichi

400 ml di passito

50 gr di zucchero di canna grezzo

cannella in stecca

Procedimento:

per prima cosa lavate e asciugate delicatamente i fichi. Sfaldate la secca di cannella ottenendo dei piccoli bastoncini che infilzerete in ogni frutto

come se fossero dei picciòli.

Nella casseruola a vapore versate il vino e sistemate i fichi nel cestello. Chiudete il coperchio e alzate la fiamma. Quando si sarà creato sufficiente vapore all’interno della vaporiera riducete la fiamma al minimo e cuocete per 5 minuti.

Una volta cotti tenete i fichi da parte  e versate lo zucchero di canna nel vino e, mescolando, fate ridurre  fino ad ottenere uno sciroppo scuro.

Servite i fichi ancora tiepidi nappandoli con la riduzione di passito.

Steam figs with  Passito reduction. 

Ingredients:

8 figs

400 ml Passito wine

50 gr. brown sugar

1 cinnamon stick

First, gently wash and dry figs.

Break cinnamon to bits  and insert them into the figs as if they were stems.

Pour the Passito wine in the steam pan and put the figs in the basket.

Close  the lid and raise the flame. When enough steam will be inside the pan, turn down the heat and cook for 5 mintes.

Once cooked, place the figs in a plate keeping them warm. In the meanwhile, add brown sugar to the  wine  in the pan and reduce it, to medium heat, obtaining a brown syrup.

Serve the warm figs with the reduction of Passito.

Alla prossima

la vostra Pippi

Sorriso

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martedì 17 luglio 2012

Yogurt homemade e dadolata di albicocche ghiacciate

Amo pensare che a tutto ci sia una spiegazione.

Per le cose che in questo momento non riesci a capire. Per gli incontri ‘casuali’ che non sai come collocare. Per le parole che prima sembravano importanti e che improvvisamente sono come svuotate, svilite.

Le parole possono essere pericolose. Quelle che promettono, quelle che veicolano dichiarazioni altisonanti, quelle che ti adulano per confonderti, quelle che escono fuori con facilità e con facilità diventano più taglienti di una lama affilata.

Sono così sconcertata dalla ‘leggerezza’ con cui certe persone utilizzano le parole che  per un momento ho avuto bisogno di soffocare tutte quelle che avevo dentro.

Ma poi, ho avuto nostalgia delle parole.

Di quelle che sgorgano feconde dagli occhi e che nascono  direttamente da un cuore generoso ma silenzioso. Di quelle che invece di promettere, consigliano, di quelle che invece di confondere con la loro grandiosità, chiariscono i tuoi dubbi e sono lì, pronte a sorreggerti.

Avevo bisogno di parole nuove. E finalmente le ho trovate!

(illustrazione © Francesca Quatraro)

Oggi vi invito semplicemente a casa mia per colazione, presentandovi una non/ricetta Sorriso

Soprattutto durante l’estate mi piace iniziare la mia colazione con yogurt rigorosamente fatto in casa al quale a volte aggiungo del miele d’acacia, dei cereali integrali o semplicemente della frutta di stagione.

Ingredienti per due persone:

250 ml di yogurt naturale

due albicocche

due cucchiaini di zucchero di canna

Procedimento:

Lavate, denocciolate e tagliate a cubetti le albicocche. Mettetele in un contenitore e spolveratele con lo zucchero di canna. Ponetele nel freezer per 10 minuti per farle ‘ghiacciare’ senza però che si congelino.

Per lo yogurt home made procedo in questo modo: nel contenitore della yogurtiera mescolo 125 gr di yogurt naturale (con fermenti vivi) e un litro di latte intero o parzialmente scremato a temperatura ambiente. Chiudo il contenitore e lascio a temperatura costante per una decina di ore. Finito il tempo lo passo attraverso un colino a maglie strette e lo ripongo in frigorifero per qualche ora prima di consumarlo.

Tolgo le albicocche dal freezer e le distribuisco sullo yogurt per un dessert freschissimo e naturale.

Non sprechiamo le parole.  Sono preziose.

Alla prossima

la vostra Pippi

Rosa rossa

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lunedì 9 luglio 2012

Terrina campagnola con semi di girasole e menta

Il mattino presto è fatto per riflettere con assoluta lentezza. Davanti alla mia tazza di té lascio che  i pensieri fluiscano ritmicamente, quasi all’unisono con i getti d’acqua finissima degli irrigatori  che  girano, girano su loro stessi per poi tornare al punto di partenza. E’ come se non ci fosse bisogno di trovare il bandolo della matassa. Al mattino no. Basta solamente liberare la mente, godersi il fresco fruscio delle mille goccioline che ‘piovono’ sul prato e il loro luccichio sotto i primi raggi di sole.

Io, comincio da qui.

Sorriso

Ricetta annotata velocemente  su un foglietto volante qualche anno fa e presa da una rivista dal titolo La Cucina di Casamia.  Leggermente modificata secondo il mio gusto, come accade quasi sempre con le ricette che prendo in prestito ma di cui cito sempre la fonte Occhiolino!

Eccola per voi.

Ingredienti:

100 gr manzo macinato

100 gr vitello macinato

100 gr maiale macinato

100 gr prosciutto cotto macinato

100 gr salsiccia

100 gr parmigiano reggiano grattugiato

3 uova

3 fette di pane in cassetta

200 ml latte

70 gr semi di girasole tostati

menta fresca

noce moscata q.b.

sale q.b.

burro q.b.

Ammorbidite il pane nel latte per qualche minuto.

In una ciotola mescolate i vari tipi di carne con il prosciutto cotto macinato e la salsiccia sbriciolata.

Aggiungete le uova incorporandole una alla volta, il parmigiano reggiano, la noce moscata, il pane strizzato. Aggiustate con poco sale.

Fate tostare i semi di girasole in un padellino antiaderente o al forno mettendoli in una teglia ed aggiungeteli al composto lasciandone  una manciatina per la decorazione finale, spezzettate le foglioline di menta ed unitele al resto degli ingredienti.

Ungete con del burro una terrina e riempitela  con il composto di carne  pressandolo  uniformemente e livellandolo con un cucchiaio. Decorate la superficie con le foglioline intere di menta e una manciatina di semi di girasole.

Chiudete con il coperchio  e infornate a 160° per 40 minuti circa.

Il risultato è questo:

Mi piace preparala per un picnic o per un brunch domenicale da servire in veranda. E’ un confort-food. Si mangia sempre volentieri e la terrina  con il coperchio ci permette di prepararlo la mattina, quando fa un pò più fresco, e di mantenerlo tiepido a lungo. E’ anche terribilmente graziosa da presentare in tavola!

Una o due fettine a testa danno una vera carica di energia.

I semini di girasole sono una presenza gustosa all’interno di questa terrina e la menta regala una freschezza inconfondibile!

Alla prossima

la vostra Pippi!

Arcobaleno

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lunedì 2 luglio 2012

Insalata di melanzana con sesamo, coriandolo e menta

Quando si ha voglia di ‘casa’ bisogna assecondare questa necessità ed io in questi giorni ne sento un bisogno estremo.

Ho voglia della mia cucina disordinata ma super efficiente, ho voglia delle mie innumerevoli tovaglie che scelgo a seconda dell’umore e della stagione, delle mie pentole e padelle che ‘vagano’ da un ripiano all’altro. Ho voglia della mia sala/studio che per passare ti devi divincolare tra lampade e softbox, treppiedi e pannelli. Ho voglia di Leopoldo che ogni settimana elegge a cuccia preferita un nuovo cuscino del divano.

Ho voglia dell’uomo che ogni giorno ‘accompagna’ con discrezione le mie passioni, è lui che da dietro le quinte mi sostiene in tutto e per tutto. E’ lui che mi ‘sopporta’ (e mi ama) ….così come sono…

Con la lingua fuori

La ricetta che vi propongo la dedico però ad un altro uomo (Occhiolino) Enrico Fiorentini, executive chef del ristorante Il Canneto presso Sheraton Malpensa che ogni mese accoglie la manifestazione enogastronomica Per Tutti i Gusti.

Enrico Fiorentini e il suo staff sono l’anima di molti importanti eventi che si svolgono all’interno di questo immenso albergo che come saprete, da qualche mese a questa parte, è diventato un pò come una seconda casa per me ed io adoro la ‘mia’ elegante camera al terzo piano dello Sheraton! Sorriso 

E poi lo ammetto … Enrico è il mio ‘modello’ preferito!!!

Oggi vi propongo una ricetta che troverete anche su Donne sul Web. Questa settimana la rubrica di cucina curata dalla brava Simonetta Nepi sarà dedicata alla melanzana e qui troverete tante proposte e idee per prepararla in modo diverso e gustoso!

Ingredienti:

1 melanzana grande

il succo e la scorza di un limone

1 spicchio d’aglio pestato

un ciuffetto di menta fresca

1/2 cucchiaino di paprica dolce

1 cucchiaio di coriandolo pestato

semi di sesamo tostati

un cuore di lattuga

1/2 peperone rosso

olio extravergine

sale grosso aromatizzato alla barbabietola (direttamente dalla cucina dello Chef Enrico Fiorentini)

Procedimento:

Lavate e asciugate una melanzana, tagliatela per la lunghezza e mettetela a riposare per una mezz’oretta su uno scolapasta cosparsa di sale grosso in modo che perda l’acqua.

Dopo il riposo sciacquatela e con della carta da cucina tamponatela bene. In una teglia unta d’olio mettete le due metà, con la parte del taglio verso il basso, infornate a 200° (forno ventilato) per una decina di minuti. Al termine della cottura lasciate raffreddare, tagliatela a cubetti e mettetela da parte in una ciotola.

Prepariamo il condimento:

In una ciotolina mettete il succo e la buccia grattugiata del limone, la paprica e il coriandolo, l’aglio pestato, foglioline di menta spezzettate e qualche granello di sale aromatizzato alla barbabietola, emulsionate il tutto con del buon olio extravergine.

Tagliate il peperone a listarelle molto sottili, lavate le foglie di lattuga belle croccanti  e tostate in un padellino i semi di sesamo che sprigioneranno un profumo intenso.

In un contenitore condite i cubetti  di melanzana con la salsina, e aggiungete le listarelle di peperone.

Per servire questa insalata colorata scegliete una ciotolina carina che si abbini ai colori della vostra tavola, foderatela con le foglie di lattuga e riempitela di melanzane e peperoni, cospargetela di semini di sesamo tostati e terminate con un ciuffetto di menta.

E’ un piatto vegetariano ricco e colorato. La croccantezza della lattuga e del peperone si adatta benissimo alla morbidezza delle melanzane speziate. Provatela non vi deluderà!

Una piccola ortensia per voi direttamente dal mio giardino!

Alla prossima

la vostra Pippi

Arcobaleno

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